La Fiorentina sarà costretta a lasciare lo stadio Franchi per due stagioni. Ad essere arrabbiati e preoccupati non sono solo i tifosi, ma anche i commercianti di Campo di Marte. “Da uno a dieci sono arrabbiata undici. Lo stadio aperto e la Fiorentina a Firenze significano lavoro e oggi giorno il lavoro significa sopravvivere”. Dice a Repubblica Firenze Sofia Federighi, titolare della rosticceria Le Delizie del Palato in Piazza Nobili all’angolo con Via Marconi. “Abbiamo superato gli anni della pandemia speriamo di passare velocemente anche questi due anni di lavoro”, dice Danilo Conti, proprietario della storica gelateria Conti all’angolo tra Viale dei Mille e Viale Fanti. Ivo Pieroni dipendente della paninoteca “L’esclusiva di Francesco”, aperta due anni fa, dall’altro lato della strada inizia a conteggiare le perdite derivate dall’assenza di Fiorentina: “Quando ci sono le partite in casa noi facciamo il 60- 70% dell’intero incasso del fine settimana. Con l’Europa poi ci siamo abituati bene e anche durante la settimana alziamo i nostri ricavi. Senza i match diventi un negozio normale, sopravviveremo e speriamo che l’iter sia veloce. Capisco però che non si potevafare altrimenti e sono convinto che con lo stadio nuovo le cose miglioreranno sensibilmente”.
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