Moise Kean
Moise Kean (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images via One Football)

Dopo i 25 gol della scorsa stagione, l’ex Juve non ha ancora segnato con la maglia viola. Il tecnico valuta nuove soluzioni, ma servono più idee dal centrocampo.

Momento difficile per Kean, ancora a zero reti tra campionato e Conference

La Gazzetta dello Sport analizza il momento difficile del reparto offensivo della Fiorentina, con particolare attenzione a Moise Kean. L’attaccante, reduce da una stagione da 25 gol complessivi, è ancora fermo a quota zero sia in Serie A sia in Conference League. Nonostante un’estate in cui ha meritato il rinnovo contrattuale, il suo rendimento in maglia viola non è decollato.

Le ragioni sembrano molteplici: alternanza di partner in attacco (tra Piccoli e Dzeko), poca intesa nei meccanismi offensivi e, in alcuni frangenti, una determinazione che appare meno incisiva rispetto a quanto mostrato in Nazionale, dove ha già segnato tre gol in due gare. Un rendimento che lascia pensare: forse è proprio la maglia azzurra, più che l’ambiente, a dargli la scossa giusta.

Moise Kean
Moise Kean (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images via One Football)

A secco gli attaccanti…serve un cambio di rotta

Pioli, nel frattempo, studia le alternative. Una possibilità è schierare due punte pure, con Kean e Piccoli insieme dal primo minuto — entrambi appena convocati da Gattuso. L'altra ipotesi è un modulo più fluido, con Fazzini e Gudmundsson alle spalle dell’unico centravanti. In ogni caso, l’allenatore viola ha bisogno di più rifornimenti: Dodò e Gosens devono spingere di più sulle fasce, mentre dal centrocampo servono idee e verticalizzazioni.

A certificare la crisi del reparto avanzato ci sono anche i numeri: al momento i marcatori in campionato sono Mandragora (due reti) e Ranieri. Nessun gol ancora da parte degli attaccanti, un’anomalia per una squadra con ambizioni europee. La Fiorentina, insomma, ha bisogno di ritrovare la via del gol, e in fretta. E tutto parte da Kean.

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