Il presidente del Torino Urbano Cairo ha parlato soffermandosi sugli emendamenti per la rateizzazione dei debiti tributari del mondo del calcio e sul possibile prolungamento della durata dei contratti tv: “Premesso che, come molti, sanno spesso mi capita di non essere d’accordo con Lotito, stavolta la pensiamo alla stessa maniera. Il nostro è un mondo che vive da tempo difficoltà, molto aggravate negli ultimi anni dalla pandemia. Certo, sono stati fatti sbagli, ma errori di gestione se ne fanno anche in altri settori della società, che pure ricevono aiuti rilevanti dallo stato: penso al tax credit per il cinema, ad esempio. Il discorso della rateizzazione fiscale per le società, che non è a fondo perduto come i tax credit ma una semplice dilazione, ha un senso, tra l’altro, anche come sostegno ad un comparto che contribuisce in larga parte al mantenimento degli altri sport. Quanto all’idea di modificare la legge Melandri e prolungare da tre a cinque anni la durata dei diritti tv, non è certo un assist a un’emittente tv o un’altra. Qualsiasi persona di buon senso capisce che è una sacrosanta opportunità per chi investe di ottenere un guadagno grazie alla continuità del progetto. E di conseguenza consente a chi vende di ottenere di più. Mi pare elementare da capire, e se non sbaglio funziona così anche all’estero. In Spagna, ad esempio, dove i diritti tv li valorizzano bene, gli anni di durata sono appunto cinque e sei per quelli internazionali”.
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