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La cura Iachini sconfigge anche i 30° del Mazza: i Viola chiudono al 10° posto e si aggiudicano il “milione”

Prima settimana di agosto, ultima giornata di Serie A… A pensarci bene impossibile, eppure niente sembra più esserlo in questo campionato viziato dall’emergenza Covid. Al “Mazza” di Ferrara, Spal e Fiorentina si affrontano mentre il termometro segna 31°. Un clima da preparazione pre-campionato, eppure questa è tutt’altro che un amichevole per gli uomini di Iachini. Infatti, nonostante la salvezza ormai consolidata, tre punti permetterebbero alla Fiorentina di raggiungere il 10° posto. Quella zona, nella parte sinistra della classifica, inciderebbe molto anche nell’economia societaria, permettendo di incassare ben 1 milione in più rispetto alla quota del 12° posto che conta 500mila. Per un Beppe fresco di conferma, il desiderio è quello di chiudere nel migliore modo possibile, per dare riprova delle sue qualità agli occhi di Barone e C., per creare, magari, un coontinum con la prossima stagione, quella che in realtà è dietro l’angolo. Iachini ci prova, così, confermando Terracciano (non solo quest’oggi, secondo indiscrezioni di mercato, ma anche per la prossima stagione), dando spazio ad Agudelo, Vlahovic e Venuti (minuti fondamentali, manciate di secondi che sono veri e propri aghi sulla bilancia del loro futuro in Viola), formando il reparto difensivo con Milenkovic, Ceccherini e Igor, a centrocampo Pulgar e Duncan, l’altra fascia a Lirola, mentre in attacco (visto anche il riposo forzato di Ribery) sfoderando il tandem Vlahovic – Chiesa (per il numero 25 fascia di capitano al braccio). Netta supremazia della Fiorentina nei primi 26 minuti senza, tuttavia, riuscire a concretizzare. L’occasione vera arriva dai ferraresi con la traversa di Fares. Detto, fatto, al 30esimo Duncan segna la sua nona rete in Serie A: grande assist di Chiesa, rasoterra di precisione e secondo gol personale in stagione per il ghanese. Ma non passano nemmeno 10 minuti, che D’Alessandro trova il pareggio  con un gol incredibile di esterno sinistro a incrociare. Bell’assist di Valoti, ma rete viziata da un brutto errore di Lirola che si addormenta all’ombra degli spalti nella trequarti campo gigliata, perdendo così un pallone fatale. Chi dalla tv in salotto, chi dal tablet direttamente all’ombrellone, tutti coloro che hanno visto la partita si sono resi conto delle difficoltà oggettive dettate dalle condizioni climatiche. Dal 60esimo si inizia ad assistere ad una partita maldestra, piena di errori da entrambe le parti. Il caldo e la stanchezza appannano la qualità del gioco, nemmeno i molti cambi per parte riescono a dare il ritmo giusto alla partita. Vlahovic esce con il ghigno per dare spazio a Cutrone, mentre Kouame e Sottil entrano sostituendo Agudelo e Venuti. Sembra finita, quando all’89esimo è proprio Kouame a mettere la firma sul match, deviando di testa l’ennesimo angolo di Pulgar ed insaccando quello che è il decimo gol di testa della squadra in stagione; è doppia cifra per gol su calci piazzati. Ma questa è soprattutto la prima rete in Viola per l’ivoriano, un sigillo che mette definitivamente alle spalle un periodo molto tormentato causa il brutto infortunio. La partita è chiusa, ma a metterci il sigillo ci pensa al 93esimo Bonifazi, entrando irruentemente su Chiesa e regalando un calcio di rigore ai Viola. Pulgar si incarica dagli 11 metri e spiazza Thiam. Nei secondi finali spazio anche per Terzic e alla promessa Dalle Mura, difensore centrale della nazionale under 17, che  esordisce così in Serie A all’età di 18 anni. Insomma, si chiude in bellezza al “Mazza”, con una vittoria che conferma la cura Iachini, con tre punti che sanciscono il 10° posto e quel surplus monetario in più. Aldilà di tutto, si chiude quantomeno con il sorriso, con la voglia di ripartire per una nuova stagione. L’attesa sarà breve, giusto qualche calda e concitata giornata di mercato, dopodiché la Fiorentina targata Beppe tornerà in campo.

Alfredo Verni

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