Dalla mostra Artemio Franchi, Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha parlato ai giornalisti presenti rilasciando queste dichiarazioni: 

Orgoglioso per una mostra su Artemio Franchi?
"Da uno a 100, direi 100, visto che celebriamo questo centenario, ma soprattutto un rapporto profondo, inscindibile tra Artemio Franchi e Firenze. Un grandissimo dirigente sportivo, un uomo di sport a tutto tondo, persone di cui oggi ci sarebbe bisogno. Un uomo che ha lasciato il segno, non solo nel calcio italiano, ma nello sport nazionale, e soprattutto nella nostra città e quindi il rapporto tra Firenze e Franchi viene celebrato attraverso questa mostra nel cortile di Michelozzo. Credo che sia la prima volta che si tiene una mostra su una persona, un personaggio e la sua storia in questo cortile: è davvero il segno della grande considerazione che noi abbiamo e la nostra città ha per Franchi per ciò che lui ha fatto. Voglio anche abbracciare i suoi figli, Francesco e Giovanna, ringraziare tutto il mondo del calcio, la Lega. Poi lunedì avremo a Palazzo Vecchio questa bellissima giornata di celebrazione. Quando noi, da fiorentini e tifosi, parliamo di Artemio Franchi, pensiamo subito allo stadio che voglio comunque rassicurare, visto che mi è stato chiesto da alcuni tifosi, che anche con il nuovo stadio il riferimento a Franchi ci sarà e anche lo stadio rinato avrà sempre un collegamento ad Artemio Franchi, al di là di quelle che saranno poi le scelte commerciali, di qualunque natura: il riferimento ci sarà sempre perché per noi è la storia del calcio e dello sport della nostra città".

Franchi ha detto che suo padre sarebbe stato orgoglioso del nuovo stadio.
"Mi sono emozionato per leparole di Francesco Franchi, anche lui è un grande dirigente sportivo. Lo ringrazio di cuore perché le sue sono parole di fiducia, di incoraggiamento nel nome della storia di Artemio Franchi; bisogna andare avanti con tenacia con il progetto del nuovo stadio e lo faremo per i nostri tifosi e per i nostri cittadini".

Il sindaco di Roma organizzerebbe volentieri l' apertura delle Olimpiadi in Italia nella capitale. Le fa piacere?
"Sì. Il rapporto tra Firenze, Roma e le altre città italiane è il valore aggiunto che il nostro Paese può mettere in campo anche per grandi competizioni. Il sogno olimpico per noi rimane, anche se sono state assegnate quelle del 2032, e siamo al lavoro per mantenere la candidatura del 2036. Se dovessimo aggiudicarci la partenza del Tour de France, faremo anche le prove per un grande appuntamento internazionale. Roma non può non essere protagonista di qualunque evento nazionale, sportivo, che veda tutta l'Italia coinvolta".

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