Bucciantini: "Contestazione? Sentimento della città. La Fiorentina ha perso il suo ruolo"
Marco Bucciantini è intervenuto a Radio Bruno commentando il momento della Fiorentina e la contestazione contro il Bologna

Marco Bucciantini è intervenuto a Radio Bruno commentando il momento della Fiorentina e la contestazione contro il Bologna
La contestazione racconta un sentimento della città
La contestazione racconta un sentimento della città. Per tutti questa squadra poteva fare di più. Un contestazione civile, anticipata da un applauso di stima a Vincenzo Italiano. Ho apprezzato l’atto di educazione e di memoria. Mi interessava quel momento, dove parlavi con la tua stessa storia. Siamo stati popolo. Il consolidamento della Fiorentina è stato ritenuto deludente. In realtà in questi 4 anni ha sempre ottenuto da massimo sesto a minimo ottavo posto. Un anno per la squalifica della Juventus, l’altro perché ne entravano otto siamo andati in coppa. Il consolidamento di quest’anno è stato mal percepito per la rosa che aveva a disposizione. Dai tempi di Toni la Fiorentina non aveva un centravanti da 20 gol a stagione. L’andamento del campionato ha fatto credere a qualcosa in più. Anche ieri ha confermato la sua forza con le grandi, le ha battute tutte. Mancano proprio quei punti con Monza, Venezia e altre piccole

Un po’ di delusione e ribellione la accetto
Non dare il giusto valore a cosa stai vivendo è un dramma dei nostri tempi. Un po’ di delusione e ribellione la accetto. Si sta però un po’ perdendo la dimensione. Non diamo solo la colpa al popolo, ma anche le critiche degli addetti ai lavori. La piazza si sente superiore a quello che è oggi nei fatti, con uno stadio che come capienza non è da Champions e come aspetto neanche da Conference. A mortificare ancora più la città è vedere l’Atalanta e il Bologna andare in Champions League. La delusione corrisponde alla paura che sia difficile rispondere alla nostra storia. La Fiorentina ha perso il suo ruolo. Non gioca l’Europa League da 10 anni e la Champions da 15. L’ultima Fiorentina che meritava la Champions è quella dei primi anni di Montella. Quegli anni eri mosso da una speranza superiore. È quello che porta alla contestazione che va oltre Palladino, la società e i giocatori