Stefano Pioli
Stefano Pioli (Photo by Enrico Locci/Getty Images via One Football)

Serve la svolta

Stefano Pioli non ha ancora inquadrato la squadra, non ha trasmesso un’identità, non ha fatto i risultati attesi e non ha dato l’idea di essere il capo riconosciuto e nemmeno lui è soddisfatto. La Fiorentina in questo avvio di campionato ha quasi sempre giocato male e poco, qualcuno sostiene che  sia stata creata per giocare col 3-5-2, ma dopo un’estate intera di amichevoli e dopo le prime cinque partite ufficiali, visti gioco e risultati Pioli ha cambiato sistema domenica scorsa contro il Como, passando al 4-4-2.

Stefano Pioli
Stefano Pioli (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images via One Football)

Il nuovo modulo 

Se si deve pensare a una Fiorentina con i giocatori di maggior qualità, come sottolineato questa mattina dal Corriere dello Sport, viene in mente il rombo, o il 4-3-2-1: quattro difensori, con due marcatori (Comuzzo e Ranieri) e due terzini che si alternano in fase offensiva (Dodo e Gosens), tre centrocampisti con un regista (Nicolussi Caviglia) davanti alla difesa, due mezze ali (Mandragora e Fagioli o Ndour), un trequartista/centrocampista (Fazzini) e due attaccanti (Gudmundsson come attaccante anche se parte qualche metro indietro, e Kean).

 

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