Cesare Prandelli
Cesare Prandelli

Intervistato al Corriere Fiorentino, Cesare Prandelli ha detto la sua sulla tragica scomparsa di Joe Barone e sul rapporto che l'ex allenatore della Fiorentina aveva con il braccio destro di Rocco Commisso. Queste le parole di Prandelli

Cesare Prandelli piange Joe Barone

Barone a volte era fin troppo carico, a volte gli dicevo che il cuore italiano conta di più della mentalità americana. Era un riferimento costante, per la Fiorentina è una grande perdita. Aveva grande esperienza e la capacità di occuparsi di tutto. È stato un dirigente che ha anticipato i tempi, un moderno nella modernità […] Il rapporto con Commisso? Bastava guardarli insieme per leggere negli occhi di Joe una venerazione assoluta per Rocco. Non so se definirlo fratello rende l’idea: loro due erano come una famiglia viola. Quando c’era Rocco lui parlava pochissimo, semmai ascoltava. Quando invece Commisso non c’era, Barone faceva venire fuori tutta la sua personalità. Come se l’assenza di Rocco lo responsabilizzasse ancora di più. Posso solo immaginare la sofferenza del presidente in questo momento. Non credo che lo chiamerò, le telefonate non bastano. Mi piacerebbe incontrarlo per abbracciarlo ed esprimergli tutto il mio dispiacere e la mia vicinanza. 

Cesare Prandelli in conferenza stampa
Cesare Prandelli in conferenza stampa

Prandelli parla del suo rapporto con Joe Barone

Ci siamo sempre detti tutto, in faccia. Amava questo tipo di rapporto e io ero ben felice di assecondarlo. Ricordo tante chiacchierate, anche piacevoli e soprattutto a tavola. Alcune volte era “carico”, soprattutto quando partiva per andare in Lega. Chiedeva giustizia per la Fiorentina, sui diritti tv e sui conti in ordine dei club. Prima di partire cercavo sempre di calmarlo: “Joe ricordati che il cuore italiano conta di più […] Joe un uomo divisivo? Vero, era divisivo per il suo modo di gestire le cose e i rapporti. Però aveva sensibilità e valori umani. Fuori dal lavoro poi era una persona piacevolissima. Spesso parlavamo dei nostri figli […] Se i tifosi della Fiorentina sono vicini alla società in questa tragedia? Non avevo dubbi. Sono un fiorentino acquisito e conosco i sentimenti della città. I tifosi si chiameranno a raccolta l’un l’altro, per Joe e non solo. Per i giocatori sarà una spinta in più.

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