Nelle proprie pagine odierne, la Gazzetta dello Sport si focalizza sulle condizioni di Romelu Lukaku, infortunatosi nell’amichevole contro l’Olympiakos e costretto a saltare certamente almeno la prima giornata di campionato:
Napoli, apprensione per Lukaku: a breve gli esami
Evitando di sbilanciarsi, il sospetto che Reggio Emilia sia una tappa da evitare s’avverte: perché non crolla così, di schianto, un gigante del genere, tutto muscoli e dinamite in corpo, se il fisico non ha subìto un danno con il quale converrà comunque confrontarsi con cautela. E le ipotesi meno incoraggianti vengono invece adagiate nel ripostiglio.

La dinamica dell’infortunio
Giovedì, nelle ombre della sera, l’umore è stato prima nero e poi tendente al grigio: la mimica e l’espressione di Lukaku non hanno aiutato, ma c’è da capirlo, poi un pizzico di ottimismo s’è fatto vivo e ha indotto al sano realismo. Inutile disperarsi, meglio starsene in prossimità di Pineta Grande – la clinica di Castel Volturno – e poi rassegnarsi: e quindi non esistono previsioni, neppure sensazioni. Lukaku ha riposato, s’è arrabbiato con il destino, ha rivisto la scena madre – lui che prende la palla, la scippa a un difensore greco, poi prova dalla distanza una conclusione – ha pure avvertito il rumore sordo del tonfo di quando s’è lasciato andare in terra, avendo capito dal dolore che gli era capitato un accidente.