La rivista Forbes (famosa per le classifiche degli uomini più ricchi al mondo) ha fatto un punto sulla situazione impianti sportivi in Italia, prendendo d'esempio proprio l'Artemio Franchi.

Scrive: "L'Italia sa molto bene come soffocare le proprie squadre quando si tratta di modernizzazione. Tutti i progetti per la realizzazione di nuovi stadi incontrano una feroce opposizione da parte dei consigli o dei governi locali. L’ultimo esempio è sicuramente lo Stadio Artemio Franchi della Fiorentina

La volontà di Commisso era quella di costruire uno stadio per la Fiorentina ma, come a Roma e Milano, è stato continuamente soffocato. Il presidente viola, allora, ha dovuto cedere e si è concentrato sulla costruzione del Viola Park che, una volta terminato quest'anno, sarà la struttura di allenamento per uomini e donne più imponente del paese.

Dario Nardella, sindaco di Firenze, era inizialmente riuscito a garantire 95 milioni di euro per la ristrutturazione del Franchi come parte del fondo di ripresa post-pandemia dell'UE per l'Italia. L'idea era di riqualificare il Franchi con soldi pubblici, piuttosto che con quelli privati di Commisso. I piani sono stati elaborati, presentati e firmati negli ultimi 18 mesi. 

Nessuno dei responsabili del recovery fund, però, si era apparentemente accorto del fatto che l'Italia si stesse preparando a utilizzare soldi pubblici per rinnovare uno stadio fatiscente. 

L'UE, infatti, ora sta prendendo la linea dura con Firenze e con l'Italia, dicendo al paese che i fondi non verranno sbloccati a meno che i progetti a Firenze e Venezia non vengano tolti dal tavolo. A fine mese è attesa una decisione ufficiale da parte dell'UE, ma è più che probabile che i fondi non vengano sbloccati fino a quando il Franchi non sarà fuori dai giochi. Resta da vedere cosa accadrà al progetto Franchi nei prossimi mesi".

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