Foto IG @maxlop10
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L'ex allenatore Roberto Breda è intervenuto ai microfoni del Pentasport di Radio Bruno.

Queste le sue parole: “La Fiorentina sta andando avanti da un punto di vista di crescita e convinzione. Con Italiano la Conference rappresenta un modo per crescere. A Genova ho visto la Fiorentina dal vivo e mi ha fatto un'ottima impressione. Il mercato mi piace, c'è da lavorare ma è normale. Tutte le squadre di Italiano all'inizio soffrono. Per struttura la Fiorentina utilizza poco gli attaccanti nella manovra, più come finalizzatori. Serve un attaccante in area che aumenti i numeri di reti. Italiano conosce bene Nzola, quindi non è stato preso al buio”. 

Conclude così: "Jovic e Cabral? Si vede che Italiano aveva voglio di cambiare, cercando di migliorare. Il modulo di Italiano? Dipende dal momento e dallo stato di forma dei giocatori. Non sarà rinnegato quello che è stato fatto. Dopo due finali, devi pretendere un tipo di percorso da se stesso. Gori? Non è l'unico che fatica con i grandi. Deve avere più sicurezze per fare scelte scelte. Maxime Lopez? Può giocare con Arthur. Amrabat non ha mai sfrondato nelle simpatie di Italiano, come quando c'era Torreira. Perchè il marocchino non giocava sempre? Servono caratteristiche diverse. La Fiorentina nasce per avere il controllo del gioco. Non conta la struttura ma la mentalità. Anche Guardiola giocava con giocatori di bassa statura e "leggeri". Parisi? Ha coraggio, anche nella fase di possesso. Poi ti servono più cambi possibili. Con Biraghi davanti hai bisogno di tempo".

 


 

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