Fiorentina - Juventus, si sa, non è mai una gara come le altre. Non c'è bisogno di sottolineare i motivi. Tanto si è detto in passato, tanto si dirà nei prossimi giorni sulla storica rivalità tra viola e bianconeri, la più sentita in riva all'Arno. In città tutti lo sanno: per Firenze è "la" partita, senza alcune discussione. Questa volta però se possibile lo sarà ancora più del solito. Con un + 5 dalla zona retrocessione e un Cagliari che non sembra avere intenzione di mollare - pur con il difficile impegno contro la Roma che potrebbe venire in favore ai viola - per la Fiorentina fare punti contro la Juventus andrebbe oltre l'onore, oltre la rivalità, oltre la gioia provata, ad esempio, nello straordinario match giocato nella gara d'andata vinto per 3 a 0 nel dicembre scorso dal gruppo allora guidato da Prandelli, unica vera gioia di una annata totalmente storta. Una vittoria vorrebbe dire mantenere una distanza di sicurezza dalla zona rossa, evitare la pressione che, inevitabilmente, in caso di sconfitta e vittoria dei rossoblu crescerebbe esponenzialmente. Vorrebbe dire, soprattutto, ricaricare le batterie dell'entusiasmo per un finale di stagione che preannuncia lotta sino all'ultimo secondo. Peccato che a dare una spinta in più non possano esserci i quarantamila del Franchi, in uno stadio finalmente pronto a fare il pienone e a occupare tutti i posti disponibili, non appena la pandemia lo consentirà, dopo l'ok avuto dalla Commissione provinciale di vigilanza sui Locali di pubblico spettacolo, giusto per rimanere in tema di news di giornata. Passando al campo e alle ultime di formazione, tra le fila viola una buona notizia e una pesante assenza per Iachini. Tornerà infatti Nikola Milenkovic, mentre il tecnico dovrà fare a meno dello squalificato Bonaventura. Tra le fila bianconere in forse, ma tendente al forfait, il ritorno al Franchi di Federico Chiesa, grande ex dell'incontro, non al meglio dopo qualche acciacco fisico. Difficile, contrariamente a quella del pubblico, che la sua assenza dispiaccia troppo in quel di Firenze. Sarà invece in tribuna Rocco Commisso. Il patron ha già scaldato i motori e come di consueto non le ha mandate a dire, lanciando frecciate non troppo velate ai prossimi avversari bianconeri (oltre che a Milan e Inter) sul fronte Superlega. Comprensibili e attese le dichiarazioni del patron in merito, visto il già più volte sottolineato divario economico con le big del campionato che il progetto avrebbe rischiato di allargare ulteriormente. Ma se il silenzio stampa post Sassuolo con conseguente vittoria contro il Verona ha insegnato qualcosa, è che le uniche parole che contano sono quelle del campo. Meno tre...poi sarà Fiorentina - Juventus.
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