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GATTUSO, Currò: “Non so cosa sarebbe successo con la Champions. Con Commisso credo che…”

Enrico Currò, firma di Repubblica, grande amico di Rino Gattuso, ha parlato così della prossima avventura del mister sulla panchina della Fiorentina ai microfoni di Lady Radio. Queste le sue dichiarazioni.  “Cosa ne pensi della trattativa? Penso che la fortuna viola non sia stato soltanto essersi mossi in anticipo, ma quanto quello che è successo nell’epilogo del campionato. Se avesse centrato la Champions non so se sarebbe rimasto. La trattativa si è sviluppata negli ultimi giorni, nelle ultime ore, ma c’è da essere contenti…Rapporto Gattuso-Commisso? Rino è un allenatore molto ambizioso, si muove perché gli sono state garanzie di lavorare bene e di lavorare col suo gruppo, in maniera seria Io posso dirti di Rino, Commisso non lo conosco. Rino è una persona che passa per uno spigoloso, burbero, ma è uno che pretende serietà, e credo che possa andare d’accordo con Commisso. Rino sarà intransigente su determinate cose, ma elastico su altre. Sa che è in una piazza prestigiosissima, in una città che conosce bene per via della Nazionale, e sicuramente sarà elastico. Nello stesso tempo, “patti chiari amicizia lunga” è un detto che conosce molto bene e vuole che sia rispettato. Tappa più significativa per la sua crescita? Ha fatto la gavetta in senso stretto. Una volta finito di giocare doveva subito liberarsi del personaggio dell’ex giocatore. Ha studiato tanto, si è messo tanto in discussione. Una gavetta propedeutica alla creazione dell’allenatore che è adesso. Vuole il massimo da tutti, a cominciare da se stesso e questo è il dato che è emerso. Dal punto di vista tecnico-tattico, essendo un allenatore umile e che evolve sempre, è un allenatore che studia sempre. La sua concezione di calcio è diversa rispetto a quando ha iniziato al Sion. Direi che l’ultimo campionato col Napoli ha fatto vedere l’idea di calcio di Rino, eseguita a volte alla perfezione. Un’idea di calcio che gli ha tolto l’etichetta “cuore e grinta” del Gattuso calciatore, ma che assolutamente non è da allenatore, che invece è ricerca di eleganza e bel gioco. Se dobbiamo dire il punto più importante della sua carriera da allenatore è sicuramente questa stagione..

Redazione

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