“Ma icchè c’ha Jovic?”: è quello che si è chiesto stamattina il Corriere Fiorentino. A Firenze, continua a tenere banco l'esultanza del serbo. Ok la polemica dopo il gol contro l'Inter quando Jovic festeggiò mimando con le mani le chiacchiere dei tifosi viola: un po come per dire ”Sempre a chiacchierare e criticare state".

E invece no anche giovedì dopo la doppietta il calciatore continua a non voler accettare i mugugni e a far parlare i tifosi.

Dietro quegli occhi di ghiaccio si nasconde un animo particolare con il quale, più che il bastone, va usata la carota. Se ne è accorto lo stesso mister che, dopo aver provato a lungo a stimolarlo con toni forti, ultimamente ha cambiato strategia: meno urla, e più coccole. 

Un caso molto simile a quello di Josip Ilicic che ha avuto un rapporto spesso teso con i tifosi viola: anche lo sloveno esultò polemizzando con il Franchi. 

Come accadde anche all'argentino Giovanni Simeone, ragazzo tutto fuorché incline al litigio, dopo un lungo periodo difficile esultò zittendo la curva. Nel suo caso però, le scuse furono immediate. Jovic invece ha proseguito per la sua strada e le risposte, quantomeno in Conference, sono positive: 4 gol e primo posto nella classifica dei marcatori assieme a Morales del Villarreal, Ishak del Poznan, Dovbyk del Dnipro e Diabate del Partizan. 

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