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Fronte Franchi, parla Nardella: “Chiesto incontro con l’Europa. Troveremo una soluzione”

Oggi pomeriggio alle ore 17:00 in Sala di Lorenzo a Palazzo Vecchio il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato della situazione legata allo stadio Franchi.

Queste le sue parole: Come abbiamo appreso dalla nota di Palazzo Chigi il Governo Italiano ha chiesto un mese di proroga per rispondere alle osservazioni dell’Unione Europea sul PNRR italiano. Tra queste osservazioni ci sono i finanziamenti ai progetti sportivi di Firenze e Venezia. Ribadisco che il nostro progetto è eccellente, di altissimo livello. Abbiamo rispettato tutti i criteri stabiliti dai vari governi su Recovery Plan. Siamo riusciti in pochissimo tempo ad ottenere ben 39 pareri positivi da altrettante autorità nella conferenza dei Servizi. Abbiamo realizzato un concorso internazionale, tutto questo in un anno e mezzo. Leggeremo nel dettaglio le osservazioni della Commissione Europea, fiduciosi che sapremo rispondere punto per punto in collaborazione col Governo.

Ho espresso la richiesta di essere ascoltato dai servizi della Commissione. Riteniamo che sia giusto un confronto diretto con gli uffici. Anche perché qui ci sono finanziamenti approvati e confermati in un anno e mezzo di lavoro ed accordi. Per questo riteniamo incomprensibili queste osservazioni delle istituzioni comunitarie che prima non avevano fatto nessuna obiezione. Mi viene da dire che se non meritano di passare progetti del livello di quello di Firenze e Venezia allora quasi tutto il PNRR non dovrebbe essere autorizzato. Ci aspettiamo su questo l’impegno totale del governo. Ho chiesto al ministro Raffaele Fitto di incontrarsi al più presto col sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e col presidente dell’Anci De Caro, che ringrazio per il supporto espresso ieri al nostro progetto. Vale la pena dire che lo stadio Franchi è un caso unico in Italia ed Europa, che non può essere paragonato ad altre situazioni se non al Flaminio di Roma, adesso vergognosamente abbandonato. Come sapete lo Stadio Franchi è un patrimonio unico dei fiorentini. Penso sia giusto chiedere finanziamenti pubblici per un bene pubblico. Aggiungo che, una volta messi i vincoli nazionali dall’allora governo Draghi, è stato evidente a tutti che un qualunque intervento privato sarebbe stato impossibile. L’alternativa quale era? Lasciarlo abbandonato a se stesso? Come lo stadio Flaminio di Roma, che porta la stessa firma dell’architetto del Franchi. Mi batterò con le unghi e con i denti affinché il Franchi non faccia la fine del Flaminio.

Non è scritto da nessuna parte che non si debbano utilizzare fondi pubblici per gli impianti sportivi pubblici inclusi gli stadi, noi ad esempio come Comune abbiamo investito 85 milioni di soldi pubblici su tutti gli impianti sportivi di nostra proprietà. Però anche in Italia tanti stadi sono stati ristrutturati con soldi pubblici, non solo: se ne spenderanno tanti anche per i Giochi Olimpici invernali 2026. E non si possono investire 200 milioni in un monumento unico al mondo come il Franchi? Dove è scritto? Tant’è che si continua a fare. Ho ripetuto il fatto che il Franchi ha il problema di avere tantissimi vincoli. Io capisco che in questi anni parlino un po’ tutti del Franchi e nessuno ha portato una soluzione. Io mi sono rimboccato le maniche e le ho portate: mi auguro che questo venga riconosciuto dall’Unione Europea.

A proposito di Bruxelles, siamo al lavoro col Governo italiano e porteremo avanti serenamente le nostre ragioni. Non c’è nessun provvedimento di definanziamento e ricordo che si tratta di una quota minoritaria del finanziamento totale, ossia 55 milioni, di competenza del Ministero dell’Interno dove andremo nei prossimi giorni per un confronto. Ultimo aspetto, la concomitanza dei lavori con la Fiorentina. Siamo da tempo al lavoro con la società a cui spetta di individuare la soluzione definitiva tenendo di conto gli aspetti logistici/economici/organizzativi e, ripeto, noi abbiamo assicurato il massimo supporto della nostra amministrazione comunale alla Fiorentina. Nel rispetto delle regole. Siamo fiduciosi che troveremo una soluzione che soddisferà la stragrande maggioranza degli utenti, del resto si sta parlando del campionato 2024-25 e non del prossimo. Dobbiamo far presto, ma non si tratta di decidere domani mattina. Potete stare tranquilli”.

Niccolo Pistolesi

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