Ecco le dichiarazioni rilasciate da Clarence Seedorf ai microfoni del Corriere dello Sport:
“Le responsabilità non sono delle vostre squadre, ma del governo italiano. Perché i club tornino a essere competitivi, bisogna sbloccare il discorso degli stadi, permettere loro di costruire impianti di proprietà senza dover attendere anni per avere le autorizzazioni. I sindaci che continuano a non decidere fanno un danno ai tifosi, alle società e alle proprie città.
L’Italia dal punto di vista degli stadi è uno dei pochi Paesi in Europa che non si è modernizzato e, senza gli introiti che un nuovo impianto garantisce, non intendo i biglietti, è un miracolo che le italiane abbiano una presenza importante in Europa. Non faccio campagna elettorale, dico solo quello che penso guardando cosa è successo nel resto d’Europa. Puoi essere un bravo dirigente e programmare gli investimenti, magari scovare giovani interessanti, ma se ti mancano gli introiti che uno stadio moderno può portare…
L’altro problema è la Lega: nella Premier League inglese e nella Liga spagnola viene perseguito un interesse collettivo, mentre in Italia ognuno pensa a se stesso. Così, anche se la Serie A è un prodotto importante, uno dei migliori campionati del mondo per la sua storia, perde in competitività e venderlo all’estero non è semplice” .
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