Le parole di Vincenzo Italiano prima della finale di Coppa Italia tra Milan e Bologna
Viviamo questo momento con grande entusiasmo, lo stesso che ci ha accompagnato in tutto il percorso di coppa. Il Dall’Ara era gremito per la semifinale di ritorno e domani avremo ancora tanto sostegno per provare a fare una grande partita. Dopo 51 anni, il Bologna torna a giocare una gara così importante. Insieme cercheremo di fare un altro passo verso la storia, consapevoli di affrontare una squadra ricca di campioni, ma pronti a giocarci le nostre chance. Ne abbiamo, serviranno attenzione, voglia e determinazione. Negli ultimi anni il Bologna è cresciuto tanto. Con Saputo l’obiettivo è migliorare stagione dopo stagione, e i risultati lo dimostrano
Il Milan è abituato a certi palcoscenici, noi un po’ meno. Hanno già vinto un trofeo quest’anno, mentre il Bologna non lo fa da molto. Ma ogni partita parte da zero. Dimentichiamo i quindici minuti di blackout di venerdì. Cambieremo qualcosa, probabilmente anche loro. Dovremo giocare liberi, con spensieratezza e senza rimpianti. L’importante sarà farci trovare pronti. Questa è la mia settima finale e già arrivarci è un grande merito. Giocare le finali è bello, ci arrivi tramite un percorso in cui batti squadre forti e stupisci. La nostra presenza qui non era in programma, abbiamo fatto qualcosa di superlativo. Le finali si giocano per vincerle ma già arrivarci è una soddisfazione. Sono a 3 vittorie e 3 sconfitte, se domani vogliono farmi questo regalo i miei uomini, ne sarei ben contento… Ma già è bello. Vedo gli sguardi dei ragazzi e come preparano la partita, ma anche l’affetto della gente è bello e vogliamo dare loro gioie
Da quando sono arrivato è stato un percorso pieno di emozioni, partito con qualche difficoltà ma in costante crescita. Il gruppo è unito come raramente ho visto: chi gioca fa bene, chi entra ancora meglio. Le parole dette al Presidente della Repubblica venivano dal cuore: domani rappresenta tanto per tutta Bologna. Abbiamo reso felice una comunità che da anni aspettava questo momento. Dobbiamo essere esempio di fair play e regalare uno spettacolo all’altezza. Fare la storia è un vantaggio o un peso?
In campo bisogna pensare solo a giocare. Conta essere lucidi e cinici nelle due aree, il resto sparisce al fischio d’inizio. Servono concentrazione, umiltà e pochi errori: affrontiamo una squadra più forte sulla carta, ma possiamo colmare il divario con intensità. Castro rischia di giocare anche se non è al 100%?
Sta meglio, il dolore al piede è passato, ma non ha 90 minuti nelle gambe. Valuterò se farlo partire o subentrare. Holm, Ndoye e Odgaard sono recuperati, dovremo gestire anche loro al meglio.
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