Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, alla presentazione nel carcere minorile Beccaria di Milano del progetto ‘Play for Future’, è tornato a parlare della ludopatia e del caso scommesse, di cui ha fatto parte anche Nicolò Fagioli. Di seguito le sue parole.
La rieducazione e il coinvolgimento nel caso scommesse di Fagioli e Tonali
L’attività rieducativa è un pilastro della nostra società. Due nostri campioni importanti (Fagioli e Tonali), due ragazzi splendidi hanno affrontato la ludopatia, erroneamente sono stati considerati deboli – ha detto senza citarli a giocatori coinvolti nelle scommesse on line – La ludopatia non ha niente a che vedere con la debolezza.

Sulla scelta di dare ai due calciatori la maglia azzurra
Qualcuno – ha detto Gravina – ha sostenuto che questi due ragazzi non dovevano più vestire la maglia azzurra. Ritengo invece che la maglia azzurra vada consegnata a questi ragazzi. Loro hanno vinto e la loro vittoria più bella è stata il coraggio di chiedere aiuto. Quando nel mondo dello sport e del calcio avviene questo c’è un principio di ricerca della libertà.
Lo riporta SkySport.