Il partito di Rocco Commisso acquista proseliti: quello che era un cavallo di battaglia del presidente viola sta diventando un pensiero comune a molti del mondo del calcio e non solo. I vincoli di tutela sugli impianti sono d’intralcio e bisogna mettere mano alla legge sugli stadi. I primi a mobilitarsi, si legge su La Gazzetta dello Sport, sono stati il sindaco Dario Nardella e la senatrice PD Rosa Maria Di Giorgi che ha depositato una Proposta di Legge per snellire il restauro: “Gli stadi Comunali anche se tutelati come beni di interesse storico o riconosciuti come monumenti nazionali potranno essere ristrutturati con la sola delibera dell’Amministrazioni Comunali competenti. Il nuovo progetto autorizzato dalle Soprintendenze dovrà mantenere parti esterne del precedente stadio in grado di assicurare la memoria e la tradizione architettonica. Con la ristrutturazione scompare il consumo di nuovo suolo e si evita il decadimento di certi impianti come il Flaminio di Roma”. La palla passa adesso al Ministro Franceschini. Il tema sarà trattato anche all’interno della Lega Calcio all’interno di un tavolo tra istituzioni del pallone e società.
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