Intervenuto a Rai Radio 1, Lorenzo Casini ha parlato del futuro della Serie A, del calcio italiano e della doverosa crescita delle infrastrutture in tutte le più grandi società italiane. Il presidente della Lega ha preso la Fiorentina come esempio da cui prendere spunto per i suoi passi in direzione dello stadio di proprietà, oltre che alla nascita del bellissimo Viola Park.
Queste le sue parole: “Le grandi squadre, giocando tanto, vorrebbero ridurre il numero di partite e vedono la riduzione delle squadre come un presupposto obbligatorio. In realtà, noi come Serie A vogliamo rimanere a 20 partecipanti; semmai bisognerebbe ragionare su format diversi. Ci sono piazze meridionali come Palermo e Bari che sarebbe bene riuscire a coinvolgere di più visto che il Sud è poco rappresentato”.
Conclude Casini: “Le infrastrutture sono il vero dramma del nostro calcio […] Per noi della Lega, proprio queste sono opere strategiche di interesse nazionale, che dovrebbero avere sicuramente un percorso burocratico accelerato. La loro creazione non è un problema di risorse perché i club le hanno, e l’esempio più evidente è quello della Fiorentina, che ha realizzato un centro sportivo bellissimo come il Viola Park, che io reputo di livello mondiale, e lo ha fatto in 30 mesi, il che conferma che le infrastrutture private si possono realizzare e si possono realizzare bene”.
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