Andrea Bosco (ph. screenshot YouTube)
Andrea Bosco (ph. screenshot YouTube)

Il giornalista e tifoso juventino Andrea Bosco, in un suo lungo editoriale sul sito “tuttojuve”, oltre a criticare il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha lanciato una frecciata all'Inter, che in settimana ha visto l'addio del presidente Steven Zhang, visto che non è riuscito a restituire ad Oaktree i 375 milioni che doveva, con il fondo americano che ora può eseguire l'escussione, rilevando il 99,6% del club.Di seguito vi riportiamo le sue parole.

Steven Zhang e Gianni Infantino
Steven Zhang e Gianni Infantino

 

Andrea Bosco, le sue parole dure sul presidente Gravina Gravina

Fino a quando il calcio italiano resterà ostaggio di Gabriele Gravina le cose non potranno migliorare. Il governo (il ministro Abodi lo ha ribadito) sembra intenzionato a metterci le mani. Ma potrà fare poco fino a quando il calcio dei professionisti sarà legato a quello dei dilettanti e la burocrazia federale sul fronte dell'elezione del presidente resterà intatta come da anni sta accadendo. Ha spiegato Calvo che la riduzione del numero delle partecipanti al campionato di serie A, stante l'aumentato numero di gare a livello internazionale, sarà inevitabile. Sono davvero curioso di vedere come andrà a finire, in un mondo, dove forti sono le spinte per - non diminuire - ma per aumentare il numero delle partecipanti. Si chiama, “divisione della torta.

 

Andrea Bosco, la sua frecciata all'Inter

Mentre la “rosea” si lecca le ferite per aver fatto una pessima figura sul fronte Inter e sulla “solidità” di Zhang (fine corsa per lui) e mentre Beppe Severgnini invoca (giustamente) la presidenza per Beppe Marotta (se lui dovesse andarsene, crollerebbe il castello dei neo campioni d'Italia) il silenzio della Procura Federale sul “caso Inter” è inquietante. Per il calcio italiano. Se Chinè, finora, ha avuto un solo fremito, significa davvero che il calcio nazionale è gestito come una satrapia, dove ci sono figli e figliastri. E dove l'Atalanta con i suoi conti in ordine, il suo stadio proprietà, la sua esponenziale crescita, rappresenta un dito in un occhio, per quanti i conti in ordine non hanno, al pari di uno stadio di proprietà.

 

 

 

 

 

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