Quella di oggi sarà una giornata importante per quanto riguarda la questione stadio. Il Tar del Lazio è chiamato a decidere nel merito del definanziamento del progetto di restyling del Franchi, che complessivamente vale 210 milioni, ma ha dovuto sin qui rinunciare ai 55 milioni attribuiti con decreto interministeriale nel 2022, dopo che la mannaia della commissione europea si è abbattuta sui finanziamenti degli stadi con Pnrr. Palazzo Vecchio aveva vinto il primo round al Tar, consentendo l’accesso agli atti negati dal governo che consentono di capire con quali appigli normativi si è arrivati al decreto di definanziamento.
Dunque giornata da fuori o dentro? Come scrive La Nazione, se il Tar arriverà a sentenza, ci potrebbe essere la svolta. Ma anche se dovesse decidere di dare ragione al governo, il Comune non si arrenderà. Il sindaco Nardella è determinato a portare in fondo il restyling nella sua completezza e dunque attingendo eventualmente fondi da altre fonti, che siano mutui o finanziamenti per Euro 2032. Insomma, il Franchi non rimarrà scoperto, né di soldi né sugli spalti, secondo la ricetta Nardella. Anche se pure sul progetto continuano ad addensarsi nuvoloni. Gli stessi che si scorgono sull’ampliamento dello stadio Padovani. Finché si parla dello stadio del rugby i ruggiti non superano il livello di guardia. Si stizzisce il sindaco a chi gli dice che la struttura sarà una cattedrale nel deserto.
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