Foto di Giacomo Morini ©
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Tutto sembra esser tornato alla normalità, la Fiorentina di Vincenzo Italiano ha finalmente riassaporato la vittoria e lo ha fatto in modo convincente. Un 2-0 secco ai danni del Verona e una verticalità (voluta anche dal presidente Rocco Commisso) che ha fatto riaffiorare le ali: in particolare modo Ikonè e Gonzalez.

A Bergamo però la Fiorentina dovrà combattere, lottare e vincere in primis contro se stessa e contro un inclinazione che ormai è diventata abitudine cioè non saper vincere lontano dal Franchi. Già, la viola soffre il mal di trasferta, e purtroppo ne è paziente da molti mesi; la cura potrebbe essere proprio Bergamo.

Questa la Fiorentina ha giocato 5 partite fuori casa ottenendo 3 sconfitte (Udinese 1-0, Bologna 2-1 e Basaksehir 3-0) e 2 pareggi (Empoli 0-0 e Twente 0-0).

Una cosa che si può subito notare, oltre alla mancata vittoria in almeno una di queste 5 partite, è la poca efficacia sotto porta, un solo gol fatto, e la difesa poco brillante, 6 gol subiti.

Per capire la gravità della patologia viola basta guardare l’ultima vittoria in trasferta della Fiorentina, che risale a molti mesi fa. Era il 10 aprile 2022 quando i calciatori con la maglia gigliata espugnavano il Diego Armando Maradona, battendo il Napoli per 2-3 grazie alle reti di : Gonzalez, Ikonè e Cabral. 

Proprio Gonzalez e Ikonè, i due che hanno steso il Verona nell’ultima giornata di Serie A; allora bisogna ripartire proprio da loro per trovare la cura di questo mal di trasferta.

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