EX VIOLA, Gamberini: "La sfida con il Liverpool, che serata. Pezzella? Difficilmente sostituibile..."

E' intervenuto ai microfoni di Radio Bruno l'ex viola Alessandro Gamberini. Tra le varie tematiche affrontate, Gamberini ha commentato l'attuale momento vissuto dalla Fiorentina di cui fu, a suo tempo, capitano e difensore:

"Fiorentina? Il mio ricordo migliore viola è Fiorentina-Liverpool. Ne parlavo l'altro giorno con alcuni ex colleghi in una chat. Fu una grossa vittoria. C'era Torres, Gerrard. Benitez in panchina. Bologna-Fiorentina? Credo che la Fiorentina sia uscito da un periodo abbastanza complicato con prestazioni importanti che fanno ben sperare. Non riesco a vederla in lotta salvezza. Hanno dimostrato di stare bene dal punto di vista fisico e mentale. Pezzella? Non so come mai abbia avuto questo periodo. Essendo lontano non mi piace entrare nel merito del rendimento dei miei colleghi. Io ho sempre detto che è un giocatore di grande solidità. Difficilmente la Fiorentina potrebbe privarsene senza trovare il sostituto giusto. Poi il rendimento basso può essere a causa di tanti fattori. Nonostante un anno altalenante, per me resta un giocatore forte. Prandelli? L'ho sentito quando aveva ricominciato. Era molto carico e motivato. Con lui ho un rapporto particolare, lo ammiro tantissimo. Gli ho chiesto molti consigli, è un maestro. Per rispetto, dopo che ha deciso di andare via, non l'ho sentito. Qualcosa dentro lo ha fatto soffrire. In quella lettera che ha scritto si denota questo. Il suo ciclo alla Fiorentina, il primo, è stato il più bello degli ultimi anni. Non possiamo dimenticarcelo. Allenatori che mi impressionano? Secondo me Alessio Dionisi, con l'Empoli. Siamo anche colleghi di corso. Ha una disponibilità, un'umiltà. Lo vedo come una figura di riferimento. Un ragazzo super. Grande professionalità e principi di gioco. Mi auguro possa vincere il campionato perché se lo merita. Ha avuto una crescita esponenziale continua. Dainelli? Credo che per amore della Fiorentina potrebbe fare qualsiasi cosa. La maglia viola ce l'ha cucita addosso. Quando andò via, il migliore compagno di reparto che abbia mai avuto, il peso del vuoto lasciato nello spogliatoio fu incolmabile. Questo progetto non può partire senza una figura come lui"