Ecco le dichiarazioni rilasciate da Matteo Marani ai microfoni di Sky Sport:
“Credo che il no di oggi sia stato preceduto da una settimana particolare. Dybala ha giocato undici minuti contro il Villarreal e mi sono sembrati pochi. Poi alla vigilia della gara contro la Salernitana è andato a parlare con Allegri come vice-capitano: è passato il messaggio del lavativo Dybala, che non voleva allenarsi. Per quello che si è capito dopo, non era Dybala il problema: i giocatori, saputo del ritiro, hanno chiesto di spostarlo un po’.
Nell’entourage di Dybala – secondo Margani riportato da tmw – la partita era già chiusa prima. È normale: c’è stata tutta una serie di vicende e Dybala, che si sente un giocatore importante, chiedeva una centralità che non gli viene riconosciuta.
La svolta penso sia avvenuta a gennaio: la Juventus ha fatto un investimento sostanzioso su Vlahovic e quindi prende un altro percorso. In autunno aveva pensato che Dybala fosse il giocatore attorno a cui costruire il suo futuro, poi è cambiato tutto. Ma rendiamoci conto anche di quello che sente un giocatore”.
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