Il 24 gennaio del 1954 l’Italia si giocava la sua qualificazione al Mondiale con l’Egitto. All’andata al Cairo gli azzurri furono fortunati: a 11 minuti dallo scadere, Muccinelli segnò il gol vittoria. Finì 1-2.
Quella Nazionale non era più quella del Metodo di Vittorio Pozzo, o quella formata dal Grande Torino vincitore di 9 Scudetti in fila. Il CT era Piola e il suo vice era l’ungherese, Czeizler. Questi è entrato nella storia, per essere il secondo straniero, dopo Goodley a inizio ‘900, a sedersi sulla panchina dell’Italia.
La Federcalcio decide di giocare il ritorno a Milano, sperando nell’aiuto del meteo. Quel 24 gennaio 1954 nevica e fa molto freddo. I calciatori egiziani si tengono a malapena in piedi sul campo, ma, seppur danneggiati dalle condizioni meteorologiche, alle quali non erano abituati, tengono duro. La prima metà di gara si conclude in parità: 1-1 a San Siro.
Nel secondo tempo, l’Italia reagisce e porta il risultato sul 5-1 finale.
La Rai, a quei tempi, non aveva ancora stipulato nessun accordo con la Federazione Italiana Giuoco Calcio.
Infatti, per evitare problemi, la partita venne trasmessa in diretta parziale con tre voci che si alternavano al commento: Carlo Bacarelli, Vittorio Veltroni e Nicolò Carosio.
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