Ancora Bove: "Sento che si sta chiudendo un cerchio. Italia o estero? Non escludo nulla"
Di seguito un estratto della lunga intervista di Edoardo Bove ai microfoni del Corriere dello Sport

Di seguito un estratto della lunga intervista di Edoardo Bove ai microfoni del Corriere dello Sport.
Bove scalpita per un ritorno in campo, ma con cautela
"Le visite saranno state una decina, molte di semplice controllo, elettrocardiogramma, prove sotto sforzo, holter pressorio, oltre a aritmologiche e a studi elettrofisiologici. Sono preparato. I medici hanno giustamente tutte le cautele... Ci vuole ancora un po’ di tempo, ma sento che si sta chiudendo il cerchio".
"Stiamo parlando con la Roma. Sono sotto contratto fino a giugno 2028, è ancora lunga. Italia o estero? Non escludo niente. I medici non sono ancora giunti a una conclusione, potrei anche essere a posto, non credi? Ho la piena consapevolezza della situazione, sto da Dio e ho una gran voglia di tornare alla mia passione".

Sul periodo più buio della sua vita
"Quando mi sono ritrovato senza certezze, ho attraversato una crisi che definirei d’identità. Fino ad allora non avevo fatto altro che giocare a calcio. In momenti come quelli ti poni un sacco di domande, ti chiedi cosa sarai senza il pallone. Mi hanno aiutato la famiglia, gli amici, i compagni, i tifosi, la Fiorentina, e non mi riferisco solo alla squadra, ma anche ai dirigenti".