E' intervenuto ai microfoni di Radio Bruno Toscana Mauro Meluso, ex DS Spezia Calcio quando arrivò Vincenzo Italiano in Liguria: Caso Vlahovic?  Una situazione casuale, secondo me. C'è un margine ancora per provare venderlo a gennaio. Ora i calciatori hanno acquisito più potere rispetto al passato. Quando io ero calciatore affidavo il mio destino alla società, ora è diverso. Come mi sarei comportato io? Ci sono casi negativi o positivi. Vi faccio due esempi. Lo scorso anno Bastoni dello Spezia stava per andare in C, non ci è voluto andare e si è ritagliato il suo spazio. Ricci, che ora è al Frosinone, non trovavamo accordi sul contratto, in caso di retrocessione. E io non me la sono sentita di portare avanti i discorsi con lui. La situazione di Vlahovic, però, era prevedibile. Oggi la comunicazione è molto più importante rispetto ad anni fa. E la strategia di avere svelato tutto ciò, secondo me, attira solo avvoltoi. Come la gestirà Vincenzo Italiano questa storia? Sicuramente non sarà facile. Dal punto di vista morale soprattutto. Io vidi Roma-Fiorentina e già si vedeva l'impronta dell'allenatore, al di là del risultato finale. Si è trovato ad affrontare diverse situazioni, lui. Milenkovic all'epoca era fresco di rinnovo e non si sapeva se fosse arrivato. Torreira ancora non c'era. Questo vuol dire che l'uomo è superiore all'allenatore. Io lo conosco bene e non posso che lodarne i comportamenti. Non voglio criticare i dirigenti della Fiorentina su questo, però il mio pensiero dice che avrebbe risolto già questa cosa a giugno. Ma, ripeto, non sapendo le questioni interne, mi freno dal dare i giudizi. Costo elevato? In Italia per tutti. All'estero è un altro discorso. Ma il giocatore va utilizzato ed ha ancora un anno e mezzo di contratto. Se il giocatore e l'agente hanno accettato di non rinnovare per andare altrove, ACF ha diritto di chiedere quello che reputa congruo rispetto al valore del giocatore. Ma non puoi non utilizzarlo nel frattempo. Poi bisognerà trovarne subito un sostituto. Impatto così forte di Italiano? Credo che insieme a Juric sia tra gli allenatori che più abbiano inciso quest'anno. Italiano mi aspettavo che facesse Italiano. Vive quasi 24 ore al giorno di calcio. Va in trance agonistica prima e dopo le partite o gli allenamenti. Ha portato dalla sua parte un gruppo di giocatori apposto che hanno recepito bene i suoi pensieri. Senza nulla togliere a Iachini e Prandelli, ma oggi Italiano è riuscito a dare un'identità precisa a questa squadra. Futuro mio? Vediamo, sto tanto bene senza stress. Samp? Non ho sentito nessuno, adesso viaggerò per aggiornarmi un po', poi vediamo”.

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