“Arbitri, la situazione è sfuggita di mano”. A scriverlo, nel suo editoriale di oggi per ‘La Repubblica’, è la prima firma del giornalismo italiano Paolo Condò. Questo un breve passaggio: “La nuova gestione di Trentalange e Rocchi non è partita bene, e se non trova in fretta una coerenza al ribasso – nel senso di sanzioni dure solo per falli gravi – non riuscirà a risalire la corrente. Purtroppo l’incertezza del diritto ha fatto riemergere in campo la maleducazione: ci sono giocatori che restano a terra per ogni scemenza, proteste temerarie in assenza del più lieve appiglio (ogni tiro ribattuto viene denunciato a prescindere come fallo di mano), arbitri in attesa del Var che vengono circondati da folle urlanti. E in un clima del genere il racconto calcistico, che aveva fatto molti miglioramenti sul piano analitico, rischia di tornare a un’enorme e pervasiva moviola, buona solo a solleticare ogni tipo di complottismo”.
Articoli recenti

Manca una settimana a Milan-Fiorentina: in tre lavorano a parte al Viola Park

Non può più sbagliare, esonero dietro l’angolo: Spalletti pronto a dire sì

Rinnovi Mandragora e Dodò: per il primo è quasi fatta, spiragli per il brasiliano

È saltato il crociato, infortunio gravissimo: cambia tutto al Milan

Fagioli, a Milano ritroverà Allegri: Pioli studia una nuova posizione per il centrocampista
