Parte Batigol: “Il mio primo giorno a Firenze? Faccio i miei complimenti ai campioni qui presenti, prima di tutto. La Mia prima impressione a dir la verità fu bruttina. Poi io e mia moglie ci siamo subito innamorati di Firenze. Giancarlo anche mi ha aiutato. Tornare qui è bello, questa è casa mia e lo dico tranquillamente. Avevo 21 anni quando arrivai la prima volta, me ne andai a 33. Mi sento fiorentino dentro”. La parola passa al Numero 10: “Sono 50 anni che sono a Firenze. Quando arrivai ebbi il connubio con città e tifosi che mi hanno sempre sostenuto, anche nei momenti difficili. Al Franchi ho passato forse più tempo che a casa mia, mi fa piacere ci sia questo restyling. E’ un’istituzione, mi fa piacere che ci sia questa soluzione. Credo sia la migliore. Rimodernare uno stadio storico dove sono passati giocatori importanti, non solo noi ma anche quelli del ’54, per dire”. Riprende Batistuta: “Quando giochi in casa è sempre meglio. Io da attaccante non avevo bisogno di alzare la testa, vedevo la torre od un cartellone e sapevo già dove fosse la porta. Sarei stato triste se si fosse deciso di farne un altro”. Di nuovo Antognoni: “I tifosi sono il dodicesimo uomo. Il pubblico è eccezionale”.
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