Amrabat FOTO IG @SofyanAmrabat
Amrabat FOTO IG @SofyanAmrabat

L'ex allenatore di Amrabat, Robin Pronk ha rilasciato una lunga intervista su Il Corriere dello Sport. L'attuale responsabile del settore giovanile dell'Utrecht ha parlato della crescita del marocchino, delle grandi prestazioni che lo stanno portando a diventare un giocatore internazionale e le capacità innate sin da bambino.

Ecco le sue parole: "Non c’era nulla da fare, era troppo pigro: guai a parlare di lavoro duro con lui. E quello che mi faceva arrabbiare era che, proprio perché si vedeva che madre natura gli aveva donato delle doti tecniche sopra la media, si sentiva anche la stella della squadra. Non ci pensai due volte: lo misi in panchina per tre partite. Successe che chiamai Amrabat nel mio ufficio e gli parlai chiaro: gli spiegai cosa volevo da lui e quali obiettivi pretendevo che raggiungesse. Gli mostrai alcuni video, tra i quali quelli con le giocate di Davy Klaassen, mio giocatore ad Amsterdam. Gli feci intendere che per diventare un top player non bastava allenarsi due ore e poi andare a casa. No, serviva di più. Magari anche restare fino alla sera tardi sul campo o in palestra. Le basti sapere che da quel momento lo premiai con la fascia di capitano, che per tre anni non si è più tolto. Ripensando al passato, posso soltanto dire che l’Academy dell’Utrecht è ancora oggi orgogliosa di avere avuto un giocatore così".                                                                                                                

“Mondiale? conosco bene tutte le tappe che ha vissuto. Olanda, Belgio e Italia: di anno in anno Sofyan è salito di livello e ogni stagione è riuscito ad arricchire il bagaglio tecnico. È straordinaria la sua capacità di ambientarsi in fretta nelle nuove realtà che lo circondano. Di recente ho anche parlato con lui. Nulla che riguardi il futuro o il mercato. Gli ho fatto soltanto i complimenti per il grande Mondiale che sta facendo: se il Marocco è agli ottavi di finale è in gran parte merito suo. E occhio, la gara con la Spagna è tutt'altro che scontata.”                                                                                                                           

"Premier League? Per la fisicità che lo contraddistingue, credo che Amrabat in Inghilterra sarebbe in grado di performare ancora meglio rispetto alla Serie A. Però per comprarlo servono tanti soldi. Quanti? Non saprei davvero… sono un umile allenatore, non un esperto di finanza. Posso solo dire che se la Fiorentina lo ha pagato 20 milioni due anni fa e adesso Sofyan gioca il Mondiale. E sicuramente in Premier faranno la corsa per provare a prendere un giocatore così".

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