Il 19 aprile può essere il giorno che cambia il destino non solo della Juventus, ma anche del calcio italiano. In quella data ci sarà l’udienza sul caso plusvalenze e si capirà se il club bianconero riavrà o meno i 15 punti che le sono stati tolti. Qualora questa ipotesi dovesse verificarsi, i piemontesi potrebbero pensare anche al patteggiamento per il secondo filone d’inchiesta quello che riguarda le manovre stipendi, i rapporti con gli agenti e le partnership sospette con Atalanta, Bologna, Cagliari, Sampdoria, Sassuolo e Udinese. Però, oltre alla restituzione dei punti della prima inchiesta, serve anche un accordo interno alla famiglia Agnelli che al momento appare divisa. I dirigenti sono certi dell’innocenza del club e di tutti e sarebbero pronti anche ad andare in tribunale. Il rischio, però, è elevato anche in vista della prossima stagione. Patteggiando, invece, il rischio diminuirebbe sensibilmente. L’articolo 126 della giustizia sportiva precisa che patteggiando “la sanzione può essere diminuita fino a un massimo della metà di quella prevista nel caso in cui si procedesse per via ordinaria”. In parole povere i bianconeri rischierebbero solo qualche punto di penalizzazione, meno di quelli che hanno attualmente, e avrebbero praticamente la certezza che l’indagine non inficerebbe la classifica della prossima stagione. Non rimane che attendere il 19 aprile, quando l’udienza metterà la parola fine alla prima indagine e rischia di condizionare anche la seconda.
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