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Stile Rocco

Il giorno dopo. “Io non ho mai criticato gli arbitri, ma non possiamo vederli decidere le partite in questo modo. Sono disgustato”. È una furia Commisso dopo la partita persa 3-0 allo Stadium. Non ci sta il presidente viola perché l’equilibrio della partita cambia dopo il secondo, dubbio rigore concesso alla Juventus. Da queste dichiarazioni a caldo si scatena un vespaio di polemiche, non ancora sopite. Questioni di stile. Il primo a controbattere a Rocco è Pavel Nedved, vicepresidente dei bianconeri, che invita Commisso a “bersi un tè”. Il presidente Agnelli, che Commisso ha incontrato personalmente proprio prima della gara, tace. Una singolarità che spinge l’ex Cobolli Gigli a parlare di “difetti di comunicazione”. Che sia il celeberrimo stile Juve? Lo stesso stile che porta Pavel jr, figlio di Nedved, a scrivere nelle stories di Instagram: “Quando anche i giornalai fanno i giornalisti”. Il motivo? Sandro Piccini, giornalista (non giornalaio) di Mediaset, ha osato ricordare le “scenette irrispettose e intimidatorie verso gli arbitri” di Nedved stesso. Questione di stile, appunto. A proposito di stile, nell’edizione odierna de Il Mattino, si legge che, durante Napoli-Juve, Nedved abbia minacciato due tifose partenopee. Arriva nella giornata di oggi anche il duro attacco di Marcello Nicchi, presidente dell’AIA. “Gli arbitri italiani sono disgustati da questo comportamento” afferma da Coverciano. Il sistema si scaglia contro Commisso ma lui non indietreggia e risponde prontamente: “Se si tratta di una minaccia, risponderemo formalmente”. Conto salato. Rocco non intende cedere, si è sentito umiliato in campo e fuori, bastonato, tutta Firenze si schiera con lui, Iachini e Pradè lo seguono. Tante, troppe partite della Fiorentina di questa stagione sono state condizionate da errori arbitrali, più o meno lampanti. L’esordio disastroso con il Napoli (arbitro Massa) dopo il salto di Mertens, la rete subita dalla Lazio (Guida) dopo il fallo di Lukaku, la gomitata di Di Carmine su Pezzella che ha portato alla rottura dello zigomo (Giua) e l’entrata di Tachtsidis su Ribéry (Piccinini), una mano di Allan sullo 0-0 al ritorno con il Napoli (Pasqua) e il Genoa (Orsato) e l’Inter in Coppa Italia (Doveri) e alla fine la Juventus (Pasqua). Tante partite, tanti punti persi, troppi, abbastanza da giustificare una risposta da parte di Rocco che sembra ben lontana dal fermarsi a questo.

Lorenzo Somigli

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