Sale la tensione per Fiorentina–Maccabi Haifa ma non è solo quella agonistica: a due giorni dalla sfida di ritorno degli ottavi di Conference League, sale anche il livello di allerta sulla sicurezza dell’ordine pubblico, come testimonia il Corriere Fiorentino. Ieri, la Fiesole si è pronunciata in merito con una lunga nota di protesta.
I tifosi, per prima cosa, dovranno entrare allo stadio entro le 18:15 e sottoporsi a una lunga serie di controlli, mentre i cani anti-esplosivo perlustreranno lo stadio per bonificare l’impianto e scongiurare il rischio bomba. A livello cittadino, la Digos sta indagando anche sulla presenza o meno di proteste pro-Palestina tra i tifosi della Fiorentina. Tra oggi e domani si deciderà, in Questura, quante e quali Forze Armate impiegare per la protezione in campo e nei dintorni del Franchi. Resta da capire come e quando arriveranno i meno di mille tifosi del Maccabi allo stadio.
“Rispetto alla partita di Conference League contro il Maccabi Haifa, è necessario per noi prendere posizione su una questione spinosa. La premessa è che, come tutti sanno, la Curva Fiesole non è un luogo per promuovere idee politiche. Ogni tifoso ha il proprio credo e il rispetto reciproco è sempre stato una legge da seguire. Questo è un fatto. Ma la Curva Fiesole non è neppure uno spazio sociale dove le persone si fanno prendere in giro o mettere i piedi in testa dal potere di turno”.
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