Cecchi: "Contestazioni contro ds e allenatore. Ora la società deve..."
Il noto giornalista ha cercato di analizzare quanto avvenuto ieri sugli spalti del Franchi

Il giornalista Stefano Cecchi ha detto la sul momento della Fiorentina all'indomani della vittoria con il Bologna.
Due squadre, due modi diversi di fare calcio
Ciò che in questo momento marca la differenza fra le due società è l’ambiente. Da una parte si respira una condivisione totale del progetto che è benzina buona per tutti. Dall’altra, quella fiorentina, i fischi e le contestazioni contro ds e allenatore sono un vento debilitante e, allo stesso tempo, un segnale d’allarme impossibile da ignorare. Obbligando di fatto la società a riflettere se la conferma di Palladino sia una prova di serietà e di forza o non invece un azzardo rischiosissimo per tutti.

La curva insorge
Nonostante il sofferto 3-2 inflitto al Bologna, l'edizione fiorentina de La Repubblica descrive quella di ieri come una "notte amara" per la Fiorentina. La vittoria sul campo non ha placato la contestazione della Curva Fiesole, che ha preso di mira principalmente l'allenatore Raffaele Palladino e il direttore sportivo Daniele Pradè con striscioni e cori eloquenti. La partita è stata un susseguirsi di emozioni, risolta solo dal gol di Moise Kean nel finale, che mantiene viva una flebile speranza di Conference League per la Fiorentina. La matematica non condanna ancora i viola, ma l'impresa di raggiungere il sesto posto appare ardua: servirà una sconfitta della Lazio e una vittoria nell'ultima giornata. Uno scenario complicato, ma ampiamente previsto.