Foto IG Lazio, Immobile
Foto IG Lazio, Immobile

Alberto Polverosi, giornalista, ha commentato sulle pagine del Corriere dello Sport la sconfitta contro la Lazio della Fiorentina.

Fiorentina

Queste le sue parole

“Non era giallo quel pallone. Era color piombo e pesava come il piombo. Ci voleva solo lui, solo Ciro Immobile, perché tornasse un pallone da calcio, un pallone decisivo in una serata un po’ complicata per la Lazio. Non l’ultimo minuto, ma l’ultimo secondo del recupero. Non c’era un’alternativa: o segni e riprendi la scena o sbagli e il tuo mito si appanna, magari per sempre. Sarri lo aveva portato in panchina, una scelta tecnica, seppur dolorosa. Ci voleva quel rigore, ci voleva quel gol, Ciro non si è spaventato, anzi, non aspettava altro. La corsa pazza sotto la Nord può diventare il rilancio della sua stagione”. 

Le tante sostituzioni

"E che il gioco non sia piaciuto nemmeno agli allenatori è certificato dalle sostituzioni: i due interi reparti di centrocampo sono stati cambiati, fuori Arthur, Duncan e Bonaventura da una parte, fuori Rovella, Luis Alberto e Guendouzi dall’altra. E’ piuttosto insolito un ribaltamento del genere, ma Sarri e Italiano non avevano alternative. Restando ai cambi, quelli del tecnico laziale hanno portato al successo: cross di Pedro, colpo di testa di Vecino, rigore-gol di Immobile, tutti entrati nella ripresa. Non è un particolare da poco. Un po’ meglio la Fiorentina (gol annullato e palo di Beltran che ha convinto più di Nzola) nel primo tempo, più pungente la Lazio nel secondo, quando sulla scena è salito Terracciano, decisivo nelle due nitide occasioni capitate a Felipe Anderson e Luis Alberto, prima di cedere sul rigore di Immobile". 

Luis Alberto e Nico Gonzalez

"Ma la brillantezza, l’armonia, la scioltezza nella manovra mai, né da una parte, né dall’altra. Non si sono accesi i giocatori più tecnici. Se il genio spagnolo spegne la lampada, tutto intorno si fa buio e ieri Luis Alberto non era nella sua serata migliore. Così è accaduto anche sull’altro versante con Nico Gonzalez che l’allenatore ha spostato a sinistra per consentire a Ikoné di giocare sul lato preferito. Mah. Gonzalez quando da destra taglia al centro per far schioccare il sinistro è un pericolo vero, da quella parte lo è di meno"

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