Arthur Cabral non sta rendendo come ci aspettava. Come la società si aspettava, soprattutto.
Arrivato lo scorso mercato invernale per sostituire Vlahovic, l’attaccante brasiliano non ha ancora dimostrato di valere i 16 milioni, sborsati dalla Fiorentina per portarlo via dal Basilea. E adesso, che la nuova sessione di calciomercato si avvicina, cosa fare con lui? È quello che si domanda Il Corriere dello Sport in edicola questa mattina.
Segnali che vanno verso una cessione, già nel prossimo mese, non ne sono ancora arrivati. D’altronde i viola devono salvaguardare anche l’investimento (oneroso) fatto 12 mesi fa ed evitare quindi una minusvalenza clamorosa e dannosa per le casse del club. A questo si deve aggiungere la difficoltà (proprio Cabral insegna) di trovare a gennaio un attaccante pronto da subito.
D’altro canto il problema dell’ex Basilea più che di ambientamento è parso sin da subito tecnico-tattico. Un’incompatibilità strutturale con il gioco di Italiano che non è cambiata nemmeno adesso, con il cambio di modulo e che è riscontrabile nei numeri del brasiliano: 4 gol in 26 presenze in Serie A, più 2 reti in 7 apparizioni europee. Un po’ poco, visto l’investimento e viste le aspettative di società e tifosi. Basteranno per la riconferma?
 
  
  
  
  
  
 