Su La Repubblica l'articolo di Giuseppe Calabrese. Eccone un estratto:

“Che possiamo dire di una squadra così? La Fiorentina ha giocato un tempo e si è presa tre punti. Diciamo che ha fatto il suo, anche se la gestione della partita ci lascia un po’ perplessi. Si può fare meglio e di più. Anzi, si deve fare meglio e di più. Si deve avere la forza di chiuderle prima certe partite. Se il Cagliari è ultimo in classifica qualcosa vorrà pur dire. Eppure la Fiorentina dopo il doppio vantaggio ha lasciato alla squadra di Ranieri lo spazio per provare a riprendersi. Un atteggiamento che con un avversario diverso può creare problemi. Ma questa è la Fiorentina, imprevedibile come il suo unico fuoriclasse, Nico Gonzalez. E non tanto per i gol che sta segnando, ma per la qualità del suo calcio, per la determinazione che mette in campo, per quello che trasmette ai suoi compagni. Corre ovunque, non si ferma mai. Salta l’uomo. Vede la porta. E fa gol, pure. È lui il vero tesoro viola, gli altri sono soltanto dei buoni giocatori. Ma va bene così, fino a quando Nico gira si può stare tranquilli. E sognare, perché no? Del resto la Fiorentina è una squadra equilibrata, e vista la pochezza del campionato italiano c’è spazio per essere ambiziosi. Fino a dove lo vedremo, per il momento accontentiamoci di quello che abbiamo e andiamo oltre. Non c’è tempo per festeggiare, la Conference è già qui. Un altro palcoscenico dove l’orchestra viola è pronta a dare spettacolo. Se poi Italiano riesce a rimettere in sesto anche i suoi attaccanti, lo spazio di manovra aumenta. Il gol di Nzola è una bella notizia, finalmente si è sbloccato. Ora tocca a Beltran, che anche ieri ha fatto una buona partita. Con loro due in più la forza di questa squadra aumenta. Ma questo Italiano lo sa bene”.

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