In una gara condizionata dalle assenze dai titolari dei sudamericani impegnati con le rispettive nazionali e da una preparazione alla sfida definita "anomala" dal tecnico Vincenzo Italiano, la Fiorentina compie un piccolo capolavoro in casa della quotata Atalanta impegnata anche sul fronte Champions e da anni sulla strada della consacrazione. Uno- due letale di Dusan Vlahovic che sfrutta al massimo i rigori e non fallisce: freddo, lucido, cinico. Tre gol in tre gare di campionato, sempre presente anche nelle altre fasi del gioco. Il serbo c’è e batte forte i pugni mentre esulta sotto il settore dei tifosi viola e grida al mondo tutta la sua gioia. « È un nostro giocatore, non ha chiesto di andare via — aveva detto Giuseppe Barone, direttore generale viola, poco prima del fischio d’inizio — Arriverà il momento del rinnovo. Quando? Ci lavoriamo ogni giorno». A riportarlo è La Repubblica

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DA BERGAMO, Vince la viola ma la Dea non ci sta

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