Manuel Pasqual è intervenuto sui profili social della Fiorentina. “In famiglia stiamo tutti bene. Non ci lamentiamo. E’ un momento di difficoltà per tutti. Son convinto che presto ne usciremo e l’Italia si rialzerà. Io opinionista e cronista? Ho avuto la fortuna di iniziare questa nuove esperienza. Mi entusiasma. Mi diverte commentare le partite in diretta. Mi ridà un po’ dell’adrenalina che mi manca. A me manca quello…l’adrenalina della domenica. Aquilani? Tocca chiamarlo mister (ride ndr). Gli faccio i complimenti. Gli auguri il meglio a livello sportivo e personale. Quando è arrivato alla Fiorentina era l’anno della ripartenza, il primo di Montella. E’ stato difficile..non era facile venire alla Fiorentina. La società è stata brava. Tanti acquisti in pochi giorni che hanno convinto tutti. Lui, Borja Valero…è stata costruito una squadra che in quegli anni ha fatto risultati inaspettati. Avevamo bisogno di trovare identità e avvicinarci ai tifosi. La cosa bella è stata riuscire a creare un gioco divertente. Merito di chi ha preparato la squadra. Il gol contro il Paok? Mi ricordo il caldo. Fu importante e difficile ripartire.Io allenatore? Ad Agosto ho preso il patentino da allenatore. Per fare l’altro step devi fare uno step da tesserato in una squadra. L’ho fatto dove gioca mio figlio. Non so se farò l’allenatore, ma stare in campo e continuare a divertirmi è uno stimolo. La nascita del mio primo figlio? Quale giorno prima giocavano contro l’Ajax. Dissi a mia moglie “Meglio partorire quando sono Amsterdam che da Reggio Calabria. Invece la notte mi ha chiamato mia cognata e mi ha detto che stava partorendo…ho chiamato magazziniere, manager…ho chiamato tutti e mi hanno aiutato a tornare. E’ stata una cavalcata sino all’ospedale, ha un po’ ripercorso i miei passi…quando avevo 15 anni ero andato a Reggio a giocare. Non succede niente per caso”.
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