Lunga intervista alla Gazzetta dello Sport per il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini che si sofferma su tanti temi legati al mercato e anche alla sfida contro la Fiorentina. Queste le sue parole: Su Simeone: «Stavamo trattando lui e Defrel, quando si è infortunato Pavoletti abbiamo puntato per caratteristiche su Simeone. Aveva già una trattativa avanzata con la Samp, bravo Carli a partire di corsa per andare a convincerlo». Su Davide Astori: «A Davide penso spesso, gli abbiamo dedicato anche un campo a Betlemme dove giocano i bambini palestinesi. Quando presi il Cagliari fu lui a raccontarmi tutto ciò che era e rappresentava il club, nei minimi particolari. Un ragazzo speciale che manca a tutti». Delle partite già giocate ce ne è una che è stata più importante delle altre? «Quella con il Bologna, per la quale ho messo il premio doppio per la vittoria e per la prima volta quest’anno ho parlato alla squadra. Sentivo che poteva rappresentare un punto di svolta. Vincerla, ci ha stappato e dato consapevolezza. Le vittorie successive con Atalanta e Fiorentina lo hanno dimostrato». Sulla sfida contro la Fiorentina: «Sì, senza alcun dubbio, ma le dico di più. Personalmente è stato il più bel Cagliari che ho visto giocare da quando sono nato, 42 anni fa. Quindi dopo lo storico scudetto e senza nulla togliere a formazioni successive, ma l’ora di gioco con la Fiorentina è stata stupenda».
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