Calma+apparente.+Il+mercato+di+Prad%C3%A8+al+tempo+del+Covid
fiorentinaunocom
/news/436065963526/calma-apparente-il-mercato-di-prade-al-tempo-del-covid/amp/

Calma apparente. Il mercato di Pradè al tempo del Covid

Il mercato del post-pandemia è un rompicapo. Pradè lavora sottotraccia: gli acquisti ci saranno ma serve un paziente gioco d’incastri. Vietato ripetere errori e sprecare milioni.

Tutto tace sul fronte mercato. Segno inequivocabile che, dopo le tante voci e qualche delusione, vedasi alla voce Thiago Silva, i dirigenti viola lavorino alacremente sottotraccia. Del resto, il mercato vive di lampi subitanei e lunghe attese interminabili. Come in quello di riparazione di gennaio che detonò, d’improvviso, gli ultimi giorni e la Viola non sembrava fermarsi più. E proprio a gennaio sono arrivati alcuni degli acquisti più pregevoli. Il primo, Kouamé, si è visto anche in campo nell’ultimo spezzone dell’annata (ha ritrovato anche la via maestra per la rete), mentre le geometrie Amrabat solo adesso potranno far fare il tanto atteso salto di qualità alla mediana. Sembra passata un’era geologica da allora e in un certo senso è passata. L’estate del dopo pandemia restituisce un mondo del calcio decisamente meno scintillante. Poche follie, poche aste, tanti prestiti. Nemmeno per Federico Chiesa c’è più la coda. A scuotere dal torpore ci pensa Messi e le voci di un addio. Prezzi ribassati e braccini necessariamente corti saranno il pane quotidiano dei prossimi mesi. E non stupisce che infatti tutto propenda per il rinnovo del doppio prestito, Dalbert in viola, Biraghi sotto la Madonnina, che comunque non scontenta nessuno. I movimenti sono ancora sfumati, se non confusi: nessuna pista percorsa fino in fondo. Si sa dove bisogna intervenire ma i nomi veri sono ancora in mente Dei. La difesa è blindata: non si muove Pezzella, nessuno si sogna di cedere Milenkovic, tra i migliori centrali del massimo campionato, anche perché 40 milioni sono tanti, troppi. Il centrocampo è un cantiere aperto. Badelj non ha convinto e anche Pulgar può andare ma il Betis difficilmente andrà oltre i 10 milioni. La sostanza ce la mette Duncan, da Castrovilli arriva la classe sopraffina ma serve anche altro. Sfumato Linetty la soluzione più gradita è Torreira ma l’Arsenal. Non sarà facile. Tutt’altro: sarà un lento gioco d’incastri. Anche perché i milioni ci sono ma serve anche vendere e, al netto dei gioielli, l’interesse è poco.

Lorenzo Somigli

Published by
Lorenzo Somigli

Recent Posts

Tegola in casa Milan verso la Fiorentina: si ferma un titolarissimo di Allegri

Durante questa sosta un uomo di Allegri sembra aver riportato un brutto infortunio e il…

9 ore ago

Mancini: “Kean può ancora migliorare. Ecco cosa mi aspettavo dall’Italia”

L'ex CT della Nazionale Italiana Roberto Mancini è tornato a parlare dal palco del Festival…

11 ore ago

Estonia-Italia: è l’ora della verità per Gattuso. Le probabili formazioni e i convocati della gara

Dopo il doppio successo di settembre, Gennaro Gattuso entrato in carica a giugno a seguito…

13 ore ago

Gudmundsson show: doppietta da 10 contro l’Ucraina. Ora Pioli può sorridere

In una serata in cui l’Islanda mostrava ambizioni e voglia di rivalsa, Albert Gudmundsson ha…

15 ore ago

Verso Milan-Fiorentina, le mosse di Pioli per uscire dalla crisi

Con la squadra dimezzata a causa dei 10 assenti per gli impegni con le rispettive…

17 ore ago

Kean-Retegui, la coppia del gol che esalta Gattuso: Estonia e Israele per confermarsi

Nel ciclo della nuova Italia del Ct Gennaro Gattuso si discute a lungo di chi…

19 ore ago