Foto di Giacomo Morini ©
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A ventiquattro ore dal via ufficiale della nuova stagione, con il raduno della squadra fissato per domani a Coverciano, dove il gruppo si allenerà a cominciare da martedì, in casa viola c’è anche chi scalda i motori a prescindere dagli sviluppi del mercato. 

Se i prossimi saranno i giorni degli annunci ufficiali sono in parecchi della vecchia (e nuova) guardia a volersi mettere in mostra nel ritiro di Moena, almeno in tre in un reparto offensivo nel quale, salvo sorprese, si aggiungerà anche Jovic

Così con la concorrenza per il ruolo di prima punta destinata ad aumentare è soprattutto il brasiliano Cabral l’uomo dal quale ci si aspetta di più, almeno a giudicare dal bottino ottenuto dopo il suo arrivo nel gennaio scorso. Era lui, secondo la società, il nome sul quale puntare dopo la partenza di Vlahovic, e del resto l’investimento da 15 milioni (rispetto al prestito di Piatek) ne è stata l’ulteriore conferma. I due soli gol messi a segno su un totale di 16 presenze tra campionato e coppa Italia raccontano però di un impatto non semplice con il calcio italiano, e soprattutto consegnano un giudizio per forza di cose sospeso. Insomma se Cabral vorrà giocarsela ad armi pari con Jovic dovrà innanzi tutto ritrovare quella vena realizzativa che in Svizzera, con la maglia del Basilea, lo aveva fatto finire persino nel mirino del Barcellona, in un tentativo di rilancio che oltre a chiamare in causa l’allenatore Italiano riguarderà anche l’altro investimento del mercato invernale, Ikonè. Atteso lungo tutto il girone di ritorno il francese ha fatto intravedere doti notevoli in termini di qualità e rapidità di gioco, ma è stata soprattutto la concretezza a difettare nei suoi primi mesi italiani.

Nonostante più di un’occasione, anche da titolare, il primo bilancio di Ikonè è di un solo gol e 2 assist, troppo poco per l’esterno che in Francia aveva sollevato molti interessi con la maglia del Lille e la partecipazione alla Champions League. Non solo, perché per due calciatori che vestono solo da qualche mese la maglia viola ce n’è un terzo che al netto dei prestiti a Pescara e Cagliari affronterà la sua quarta stagione fiorentina, quel Sottil che fino a oggi non è quasi mai riuscito a scrollarsi di dosso l’etichetta di promessa incompiuta. Nelle 29 presenze collezionate l’anno scorso, di cui 5 in coppa Italia, Sottil ha realizzato 4 gol e fornito 2 assist, ma troppe volte il suo ingresso a partita in corso non ha cambiato volto alla Fiorentina, dunque sarà anche sull’approccio mentale dell’esterno che Italiano dovrà lavorare nelle due settimane in Trentino.

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