"Dammi del tu o mi sento vecchio". Inizia così la nostra telefonata con Marco Marchionni, che vecchio non lo è di certo, ma sembra appartenere ad una Fiorentina di secoli fa per entusiasmo e attaccamento, soprattutto ripensando alle ultime vicende e alla rovinosa sconfitta gigliata contro la Roma. Il viale dei ricordi si ferma inevitabilmente a quella memorabile cavalcata in Champions League targata Prandelli nella stagione 2009 - 2010. "Ho solo bei ricordi di quell'anno, a prescindere di come andò con il Bayern. Ricordo una Fiorentina che andava giocare a viso aperto in ogni stadio. Liverpool, Lione, Monaco...siamo andati in campo sempre con spavalderia. Poi sappiamo come è andata. E' stato un dispiacere. C'è stato l'errore arbitrale, ma il problema è stato anche nostro. In casa sul 3 a 1 saremmo passati, poi purtroppo Robben fece l'Eurogol. Ma quella Champions rimase negli occhi di tutti per l'atteggiamento della squadra in ogni partita. I tifosi vedevamo una squadra, famiglia, amici che si aiutavano. Sapevamo cosa fare e avevamo un grande allenatore. Prandelli ha dimostrato che ogni sua squadra sapeva giocare a memoria. C'era un grande staff e una squadra che conosceva alla perfezione. Ogni singolo giocatore voleva quella Fiorentina." Facile farsi cogliere da nostalgia ripensando a quella squadra, ma è Marco il primo a mettere in guardia. "Non è bello paragonare. Ogni anno ha una storia a sé. E' facile giudicare la vecchia Fiorentina, perché ha già dimostrato. Quella nuova ha ancora tutto da far vedere. Sarà il tempo a dire che cosa...e bisogna che siano cose belle". A partire dalla partita con il Parma. una gara speciale per Marchionni, tre stagioni intense in viola, una vita il gialloblu. "Io ho il cuore da entrambe le parti. A Parma ci son cresciuto e son diventato un adulto. A Firenze ho fatto un anno stupendo con la Champions che ricordano tutti. Son due squadre che apprezzo e vedo volentieri. C'è rimasto un pezzo di me". Nessun tifo pertanto, ma la speranza di vedere una bella sfida, e che vinca il migliore. "Spero di vedere un bel match. La Fiorentina secondo me è composta da grandi giocatori. Ha compiuto qualche passo falso ma ha i giocatori per uscirne e un allenatore esperto che sa valutare le situazioni e risolvere i problemi. Il Parma è ancora in costruzione, sta recuperando alcuni infortunati. Liverani? Difficile prendere un gruppo che è in tre anni è passato dalla B alla A e salvarsi, l'anno scorso si voleva alzare l'asticella ma si è tutto bloccato con il Covid. Il Parma ha una società forte che vuole tornare grande. Serve pazienza. Sono due squadre con giocatori che possono risolvere la partita in qualsiasi momento". Inevitabilmente il discorso si sposta anche sul momento in casa viola e sulle tante critiche a iachini: "La sconfitta contro la Roma? Ogni partita è a sé. La Fiorentina è capace di dimenticare su e riprendere il proprio cammino. Bisogna cambiare il trend. Iachini? Il mestiere dell'allenatore lo conoscono tutti. Le critiche quando si perde sono normali. Iachini buon allenatore capace di reagire ai momento di difficoltà. L'ha sempre fatto e lo farà".  Parole di chi alla panchina, con il suo fascino e le sue difficoltà, inizia appena ad approcciarsi dopo due anni alla Carrarese e la prima grande opportunità appena arrivata, la panchina del Foggia nel girone C del campionato di Lega Pro, ma dimostra già di conoscerne dinamiche e insidie. D'altra parte la nuova avventura,  iniziata da appena qualche settimana, in una piazza senza dubbio stimolante, è stata già capace di regalare emozioni e impressioni pur nel breve tempo trascorso.  "E' dura. Prima della vittoria contro il Bari venivamo da quattro sconfitte consecutive, le cose non stavano andando bene.  Poi abbiam vinto il derby, dove abbiam fatto molto bene, e ora ci focalizziamo su questo. Bisogna ripartire, dare continuità di risultati. Solo così ci può essere un po' di tranquillità.  Abbiam vinto una gara molto difficile, la città ci teneva particolarmente. E' una vittoria che da morale a chi lavora per l'ambiente Foggia. Avevamo bisogno di una grande prestazione, e se lo son meritato i ragazzi. Abbiamo fatto quello che avevamo preparato, e i ragazzi hanno dimostrato che con orgoglio, la voglia e il sacrificio si possono ottenere grandi risultati. Adesso contro la Casertana mi aspetto continuità, altrimenti quanto fatto non è servito a niente. Rilassarsi sarebbe da stupidi. Non abbiam fatto nulla, solo intrapreso una strada giusta che con sacrificio dobbiamo continuare a percorrere". Gli ostacoli futuri non sembrano spaventarlo. "E' una esperienza bella, mi piace questo percorso da allenatore. Voglio farlo nel migliore dei modi" Si ringraziano il Calcio Foggia 1920 e Marco Marchionni per la disponibilità mostrata.    
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