I nostri giudizi su Bologna-Fiorentina 2-1

Terracciano 6 - Il suo guizzo su Arnautovic uno contro uno a ridosso dell'area di rigore nel primo tempo è fondamentale: intervento da centrale puro. I due gol subìti, però, pesano pur non essendo frutto del suo sacco.

Dodô 6,5 - A differenza delle scorse uscite, oggi ha anche provato ad accentrarsi per provare intelligentemente il tiro in qualche occasione: la crescita c'è, peccato per l'infortunio alla caviglia che procura solo incertezze. Sost. da Venuti 5 - Dopo il suo ingresso, la Fiorentina ha completamente smesso di offendere dalla corsia di destra. Inoltre, i riflessi su Arnautovic in occasione del secondo gol subìto non sono affatto pervenuti.

Martinez Quarta 6,5 - Concentrato, pulito e, stranamente, meno nervoso e confuso del solito. Oggi la linea difensiva viola l'ha amministrata l'argentino e l'ha fatto magistralmente. Trova anche il gol da vero rapace d'area: ma è inutile. La rete del pareggio del Bologna non porta la sua firma ed il VAR, stranamente, non lo aiuta sulla gomitata di Cambiaso poco prima del gol del 2-1.

Igor 4,5 - Qualche incertezza nei minuti iniziali ha rischiato di provocare pasticci molto gravi per i suoi. Questi arrivano nel corso del secondo tempo: prima si lascia scappare troppo facilmente Barrow, poi non rientra in tempo sul gol di Arnautovic a coprire la propria area. Per concludere in bellezza, falcia De Silvestri con la palla già in fallo laterale facendosi espellere: decisamente da dimenticare.

Biraghi 6 - Tra i due fondisti in corsia è apparso come quello meno ispirato. Le palle indirette che partono dai suoi piedi, tuttavia, risultano sempre pericolose e utili alla causa: difficile farne a meno.

Amrabat 6,5 - Corsa, imponenza fisica e tecnica del marocchino sono, ormai, tornati ai livelli di un tempo. La palla a centrocampo ha un registra arretrato più che ispirato e oggi al Dall'Ara non gliela poteva soffiare nessuno.

Bonaventura 6 - Meglio rispetto all'impegno di Conference contro l'RFS (come il resto della squadra, d'altronde). Prova anche una pregevole conclusione da fuori area a giro verso l'incrocio: peccato sia andata di poco alto sopra la traversa.

Barak 5,5 - Italiano si fida molto del ceco che viene impiegato per la quarta partita da titolare di fila: un azzardo. La scarsa brillantezza e la poca concentrazione in campo hanno denotato un seppur minimo bisogno di riposo non concesso. Sost. da Ikoné 6 - Fa il suo senza troppe pretese, offrendo anche palloni interessanti in area di rigore: ma mai accolti.

Kouame 6 - Di prestazioni dell'ivoriano se ne sono viste di gran lunga migliori, ma il baricentro offensivo della squadra oggi era spostato stranamente solo dall'altra parte con Sottil: inspiegabile. Sost. da Mandragora S.V.

Jovic 5,5 - E' cercato veramente poche volte, sia in area di rigore che a ridosso della stessa. Il serbo, tuttavia, torna indietro spesso e fa girare palla con deliziosi tocchi di prima intenzione: è apprezzabile lo sforzo, ma non basta. Sost. da Cabral S.V.

Sottil 6 - Le galoppate tipiche e i tentativi di tiri a rientrare sono all'ordine del giorno, ma i difensori sulla propria strada oggi sono risultati davvero ostici: bloccato e spento. Sost. da Saponara 6,5 - La tecnica e la visione di gioco in dote a questo ragazzo sono rare a vedersi. Entra all'intervallo e dopo nemmeno dieci minuti confeziona un'assist per Quarta che nessuno si sarebbe potuto inventare sino a quale momento.

 

Italiano 5,5 - Si intestardisce spesso, una caratteristica che può pagare o giocare brutti scherzi. Oggi, per esempio, la scelta di puntare su Barak per la quarta volta di fila offre una veduta panoramica sull'ultimo scenario. Mandragora dal 1', magari, avrebbe potuto fare rifiatare il ceco e offrire tutt'altro tipo di partita almeno nei minuti iniziali.

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