L’ex attaccante di Fiorentina e Verona Samuel Di Carmine ha parlato ai microfoni di Lacasadic.com.
E’ sempre stato il mio idolo e lo è tuttora. Sono cresciuto con lui, esultavo e facevo tutto esattamente come lui. Il mio sogno era proprio vestire la numero 9, ma è rimasto tale e ormai è irraggiungibile
Averci giocato insieme è stato fantastico, se ci penso ho ancora i brividi. Ricordo che ogni domenica si faceva mandare dallo sponsor delle scarpe di pelle morbidissima in modo che le potesse deformare come voleva. La particolarità, però, era che pur avendo il 43 lui portava il 41.5, perché mi diceva che in quella maniera quando prendeva la palla la ”scoppiava”. Infatti ricordiamo tutti benissimo la violenza e la forza con cui colpiva il pallone
Mi viene in mente la sua leadership. Batigol era fantastico. Prima della semifinale di Coppa delle Coppe in casa del Barcellona, dissi alla squadra: in questi stadi è bello giocare, ma lo è di più segnare e silenziare 90 mila spettatori. Cosa fece Batistuta? Prima segnò l’1-1, e dopo di che con il dito zittì tutto lo stadio
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