Albert Gudmundsson
Albert Gudmundsson (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images) via OneFootball

Alberto Polverosi nel suo editoriale sul Corriere dello Sport, ha toccato diversi temi in casa Fiorentina.

L'importanza della scelta del nuovo allenatore 

Spetterà a lui decidere come intervenire sul mercato. Primo punto: difesa a tre (3-5-2) o difesa a quattro (4-3-3 o 4-2-3-1)? Nel primo caso, se dietro la Fiorentina è già ben messa almeno come quantità di interpreti (rientrerà Valentini dal Verona), ha bisogno di un’alternativa a Dodo (in caso di permanenza) per la fascia destra, mentre a sinistra Gosens (con Parisi alle spalle) è coperta

Gudmundsson, Kean e Dodo
Gudmundsson, Kean e Dodo  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images) via OneFootball

Su Gudmundsson

Se il problema è legato alla vicenda processuale che in Islanda ha ancora degli strascichi, allora è preferibile non entrare nella questione. Ma se invece verrà esaminato solo l’aspetto tecnico, allora la Fiorentina lo deve confermare. Non ha disputato un bel campionato, non ha legato con Palladino, ha avuto diversi infortuni e spesso ha giocato lontano dalla porta. Ma ora il riscatto è intorno ai 18 milioni, e un giocatore come lui li vale. Se torna quello del Genoa, può far impazzire il Franchi. Con Gudmundsson la nuova Fiorentina può schierarsi col 3-5-2 o anche col 4-2-3-1, in tutt’e due i casi l’islandese diventa il partner di Kean. Ma con questo secondo modulo servono le ali e dopo l’inevitabile bocciatura di Ikoné, Sottil e Colpani al Viola Park devono arrivare esterni di qualità

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