Nuovo estratto dell'intervista di Rocco Commisso alla Gazzetta dello Sport: Sul trofeo vinto dalla Primavera:  «Ho visto in televisione mio figlio Joseph alzare la prima Coppa della nostra gestione dopo la vittoria della Primavera. Spero presto di vivere la stessa emozione». Sull'emergenza sanitaria e i suoi effetti: «Il dato oggettivo è che la pandemia ha penalizzato i fatturati dei club. Grandi e piccoli. Dobbiamo rimetterci tutti in discussione. Noi proprietari, i dipendenti, anche i giocatori. I calciatori devono capire che non possono continuare a pretendere le stesse cifre. Gli scenari sono cambiati. In generale le e valutazioni dei calciatori sono più basse». Su come uscire da questo momento di crisi: «Ho letto un’interessante analisi sui ricavi delle Top Leghe. La Serie A nel totale medio viene dopo Premier, Liga e Bundesliga. Se valutiamo solo la voce commerciale e il match-day scivoliamo addirittura ancora più indietro. Alla pari della Ligue 1 francese. Anche gli introiti televisivi dovrebbero essere valutati con attenzione. È chiaro che noi paghiamo la lingua italiana che non è molto parlata nel mondo. La Premier con l’inglese e la Liga con lo spagnolo hanno un grande vantaggio. Ma possibile che siamo dietro alla lingua tedesca? Insomma c’è molto da lavorare. Il calcio italiano che ha vinto tanti Mondiali che è amato e rispettato in ogni angolo del globo non può essere in questa posizione. Dobbiamo ripartire creando infrastrutture. Non possiamo solo vivere nel passato con i monumenti e la grande storia del nostro calcio, dobbiamo costruire un grande futuro». Sull'emendamento stadi: « Come ho detto spesso non aveva senso paragonare uno stadio al Colosseo o al Ponte Vecchio. Ora spero mi diano la possibilità di realizzare il progetto che ho in testa. La mia Fiorentina costruirà il centro sportivo più bello d’Italia. Anche se il costo è lievitato molto. È dovuto arrivare Rocco per regalare a Firenze e alla Fiorentina per la prima volta un centro sportivo e l’headquarter di proprietà che resterà a vita. Sul Franchi, voglio capire cosa si può o non si può fare. Non posso operare a “pezzi”, voglio qualcosa di complessivo. Oltre alla possibilità di realizzare un’area per il commerciale. Perché la Fiorentina deve alzare il fatturato». Sui critici che gli ricordano di aver detti che i soldi non fossero un problema:  «Dimenticando di ricordare la seconda parte della mia riflessione e cioè che avrei investito quello che serviva per realizzare le infrastrutture, che sono fuori dalle regole del Fair Play finanziario ma che non venivo per perdere 50 milioni l’anno. Ricordo che nessun proprietario si è impegnato a spendere oltre 300 milioni di euro nel suo primo anno. E inoltre la Fiorentina è della mia famiglia al cento per cento quindi sono tutti soldi miei. Vorrei anche aggiungere che alcune tra le principali società italiane hanno tanti debiti mentre noi fino ad oggi non dobbiamo un euro alle banche». Sul fatturato: «Mediacom nei primi due anni verserà 50 milioni di sponsorizzazione alla Fiorentina. Sto facendo tutto il possibile per far crescere il club viola. Ma con 100 milioni di fatturato non puoi competere a lungo termine con chi ne fattura il doppio o il triplo. Detto questo io voglio vincere. Non sono venuto per arrivare decimo ma per vincere. Dove per vincere intendo dire andare in Europa League, magari andare in Champions o conquistare una Coppa Italia. Credo che questo sia possibile. Però datemi tempo. Rocco non fa promesse che non può mantenere. Poi, voglio fare meglio del decimo posto». Su Friedkin: «Si è appoggiato ai miei legali e alla mia banca. Ha impiegato sei mesi ad acquistare la Roma mentre io in poche settimane ho preso la Fiorentina. Gli faccio un grande in bocca al lupo quando giocheremo contro». Su Elliot e il Milan: «Il Milan ha una proprietà diversa, ma è una proprietà forte. Ha fatto dei cambi societari importanti. Penso che il Milan voglia tornare ai vertici». Sugli obbiettivi della Fiorentina: «La media della Fiorentina dell’era Della Valle è stata da ottavo posto. Io ho cambiato in poco più di un anno più dell’80% della squadra. Dobbiamo aumentare il fatturato e i ricavi. Ma possiamo riuscirci. E possiamo stare tra le prime sette del calcio italiano. Chiusa la prima fase ora voglio creare un gruppo da far crescere. Castrovilli lo volevano tutti ma è rimasto. Gli ho detto: “Caro Gaetà niente scherzi”. Lui è rimasto. Amarabat ci ha scelto. Ribery gioca con noi. Abbiamo giovani di valore assoluto come Vlahovic che penso presto allungherà il contratto». Sulla lettera al responsabile degli arbitri: «Ho preferito lasciar perdere. Ma ribadisco che bisogna rivedere la regola sui falli di mano in area. Il Var funziona in maniera perfetta per il fuorigioco. Va usato in maniera altrettanto utile per i rigori. Gli episodi dubbi vanno tutti rivisti. Non voglio avere vantaggi se gioco col Benevento o lo Spezia né essere penalizzato se affronto la Juve o l’Inter. Tutti devono essere trattati alla pari. Come succede con il fuorigioco». Sui tifosi: «Noi desideriamo averli al nostro fianco sempre. Ci sono esempi che in Europa stanno riavvicinando i tifosi allo stadio. Speriamo che succeda presto anche in Italia».
COMMISSO: "Chiesa? Ecco cosa succede. Milenkovic? Mai parlato di addio. E sull'esordio contro il Torino..."
CASTROVILLI: "La numero 10? Vorrei festeggiarla segnando al Torino. Sugli obbiettivi ed un futuro da capitano..."

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