Ernesto Poesio, sul Corriere Fiorentino, ha commentato il momento della Fiorentina. Ecco le sue parole: E adesso arriva il difficile. Non che vincere 3 a 1 a Napoli e conquistare il terzo posto dopo otto partite sia stata una passeggiata. Ma dopo il gran decollo, per Italiano e i suoi giocatori adesso il compito diventa restare in volo, possibilmente senza perdere quota. Una sfida nuova, almeno da un po’ di tempo a questa parte, per Firenze e la Fiorentina. Negli ultimi trent’anni ci sono riusciti in pochi. Gli ultimi sono stati Sousa, Montella e Prandelli. Prima di loro Giovanni Trapattoni nella stagione ‘98-’99 portò i viola a girare il campionato in testa alla classifica. E una volta il Trap nella sala stampa del Franchi per mettere in guardia tutti dai facili entusiasmi, sfoggiando il sorriso sornione di chi la sapeva lunga, si affidò a una delle sue efficaci metafore: «Più vai in alto e più tira vento, bisogna coprirsi bene». Certo nessuno poteva pensare che le folate dell’alta classifica avrebbero portato Edmundo fino a Rio per il carnevale mentre Batistuta era alle prese con uno dei suoi pochi lunghi infortuni della carriera e che per rinforzare la rosa venisse scelto Ficini, ma l’allerta del Trap era tutt’altro che ingiustificata. Stare in alto vuol dire anche giocare tutte le partite sapendo che i tre punti valgono più di tutto e che i bonus in caso di passi falsi si riducono enormemente

 

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