Durante una lunga confessione, Alfred Duncan ha voluto dire la sua in merito agli episodi di razzismo che, a suo dire, esistono anche in campo e che spesso non vengono notati, riporta il Corriere dello Sport.
“Non indossiamo i microfoni ed è difficile sentirlo”
Queste le sue parole: “Tra i giocatori il razzismo c’è sempre in campo, purtroppo non indossiamo i microfoni e quindi è difficile sentirlo […] Per me non è il fatto di dire ‘nero’ o ‘scimmia’ che fa capire che uno è razzista, ma è il modo in cui lo dici e quando lo dici”.

“Anni che gioco ma vedo sempre le stesse cose”
Continua Duncan: “Sono anni che gioco e vedo sempre le stesse cose. Andando a giocare in trasferta, prima che il pullman arrivi allo stadio, vedi i tifosi avversari, anche genitori con i bambini nella mano, che fanno certi gesti. I bambini guardano che fanno i genitori, crescono e poi faranno da grandi le stesse cose con i loro figli. Finché non ci sarà più educazione si andrà avanti così”.